«I religiosi e le religiose sono i cuori che accolgono il cuore del Vangelo e, finché il Vangelo sta nei cuori, il Vangelo si fa visibile e operante»
«La vita della Chiesa e la stessa società hanno bisogno di persone capaci di dedicarsi totalmente a Dio e agli altri per amore di Dio». È l’affermazione di san Giovanni Paolo II (Vita Consecrata, 105). Ma chi può avere questa capacità? Sant’Ireneo di Lione, appena riconosciuto dottore della Chiesa da papa Francesco, usa nei suoi scritti una espressione memorabile: l’uomo è capax Dei, capace di Dio! A un mondo che ci chiede: cosa sei capace di fare? Ogni cristiano sa rispondere: sono capace di ricevere Dio in me!
Sono capace di riamare Colui che mi ama! E nella vita religiosa questa capacità, che è di ogni uomo, risplende come una fiaccola nel buio del mondo che misura le persone e le loro capacità sull’efficienza. Quanto sei in grado di produrre? Quale impatto hai sulla vita sociale? I religiosi e le religiose non impattano nella logica del mercato globale, ma nella logica della salvezza globale sono i cuori che accolgono il cuore del Vangelo e finché il Vangelo sta nei cuori il Vangelo si fa visibile e operante.
«Ti rendo lode o Padre, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli» (Lc 10,21).
I consacrati sono i piccoli che illuminati dalla luce di Dio che si rivela in Cristo lo accolgono come l’unico bene per cui vale la pena vivere e amare e lottare e soffrire e spendere tutto il tempo e le energie.
I consacrati sono i piccoli che mentre si offrono a Dio, amano i fratelli. Si riempiono dell’amore di Dio per riversarlo sui fratelli. E nella loro donazione diventano seme, lievito, città posta sopra il monte, lampada che illumina la casa, profumo che riempie tutta la casa, talento della Chiesa da presentare al Padre…
A imitazione di Cristo nel giorno della presentazione al Tempio i religiosi rinnoveranno l’offerta di se stessi a Dio portati dalle mani materne di Maria Santissima: e ogni offerta presentata a Dio dalle mani benedette della Madre benedetta diventa una cosa sola con il Figlio di Dio. Il Padre vede il suo Figlio nei cuori che gli si offrono e dona ancora misericordia.
Fabrizio Micocci
vicario episcopale per la vita consacrata