«Maria la perfetta consacrata perché tutta per Dio, che permette a Dio di entrare nel mondo ed in rapporto con gli uomini per tutti consacrare»
«In questa occasione, dunque, mentre sentiamo crescere intorno a noi “una crudeltà disumana e sacrilega” a causa del conflitto tra Russia e Ucraina e dei tanti conflitti che “a pezzi” sono sparsi nel mondo, mentre viviamo un’ora buia della storia, piena di atrocità crudeli e disumane, stasera, accogliendo l’invito del Papa ci uniamo a lui per consacrare noi stessi, la Russia, l’Ucraina, l’umanità intera al Cuore di Colei che con il suo sì ha reso possibile incontrare Dio, quel Dio al quale l’uomo oggi più che mai deve tornare.»
Con queste parole, pronunciate durante l’omelia, il nostro Vescovo Mauro Parmeggiani ha voluto sottolineare la forte correlazione che c’è tra la consacrazione di Maria a Dio e il gesto che, in comunione con il Santo Padre e con tutti i vescovi del mondo, ha compiuto nel santuario di Nostra Signora di Fatima in San Vittorino Romano. La solennità dell’Annunciazione, in cui la Chiesa celebra il mistero di Dio che si incarna nell’Umile di Nazareth, per essere per sempre il Dio con noi, ci ricorda quali sono le conseguenze di vivere come se Dio non esistesse. «Togliere Dio dalla storia, pensare di vivere come se Lui non esistesse, senza pregare, senza pregare la Parola di Dio, senza celebrare i sacramenti – in particolare l’Eucaristia e la Penitenza –, confidando soltanto nelle nostre forze e nei nostri progressi tecnici e scientifici, continuando a pensare di essere cristiani ma senza esserlo realmente o quanto meno provarci … ci fa dimenticare che l’uomo senza il “Dio con noi”, il Dio che ci è venuto incontro per mezzo di Maria, è un nulla, è un essere senza quella “energia morale” che sta alla base di ogni sua scelta e azione.»
Proprio l’allontanamento da Dio porta l’uomo ad affannarsi dietro passioni che ci tolgono la pace, che sono alla base di tutte le guerre e di tutte le liti. «E qui non mi riferisco soltanto alle grandi guerre che affliggono l’umanità che per questo, stasera, secondo il desiderio espresso dalla Madonna a Fatima, consacriamo interamente a Lei. Ma alle nostre piccole guerre, ai nostri piccoli o grandi desideri di possedere, di uccidere, di invidiare gli altri senza ottenere, di non avere perché non chiediamo e se chiediamo non otteniamo perché chiediamo male, ossia soltanto per soddisfare le nostre passioni». Dio è sempre alla ricerca di un cuore disposto a credere anche in condizioni straordinarie, per questo bisogna pregare affinché «i nostri cuori e quelli dell’intera umanità, in questa ora buia della storia, si aprano a Lui, si arricchiscano di speranza e della gioia che vengono da Lui e torni a fiorire sulla nostra umanità la speranza, la gioia e la pace: doni preziosi del frutto del grembo Immacolato di Maria»
Daniele Masciadri