La Scuola dell’infanzia cattolica paritaria “Virginia Marziale”
Questa storia di fede ebbe inizio così: da Villa Adriana da più di due anni due suore ogni domenica si recavano a fare catechismo in una zona abbandonata di Ponte Lucano al tempo chiamata “Le Sprete” , così il reverendo Parroco di Villa Adriana acconsentì che potessero stabilirsi all’interno del territorio ma inizialmente non vi era nulla, solo dopo si riuscì a trovare una umile casetta composta di tre vani dei quali uno doveva servire alle suore e gli altri due compresa la piccola cucina erano per iniziare un piccolo ambiente per i bambini più bisognosi e alla sera per fare un po’ di catechismo al coperto, finalmente non più in mezzo ai campi come si era fatto fino all’ora.
Il 5 maggio 1952 arrivarono da Padova tre suore che ne presero possesso e il 13 dello stesso mese l’eccellentissimo vescovo di Tivoli inaugurò la nuova opera e benedì le piccole stanze. Così ebbe inizio l’umile opera ma i bimbi aumentavano e la piccola struttura era sempre di più insufficiente per accogliere tutti. La suora superiora di Villa Adriana dopo aver invano sperato di avere una notevole somma da una nobile osò rivolgersi all’ingegner Paolo Marziale, proprietario di una Cartiera a Ponte Lucano, malgrado ne fosse stata da tutti sconsigliata fu proprio quell’ingegnere con grande comprensione, a promettere sin da subito di far costruire a spese proprie un asilo.
Il 12 settembre gli operai dell’ingegner Marziale iniziavano gli scavi per le fondazioni su un progetto presentato dall’Istituto e il 24 settembre fu posta la prima pietra e il 30 maggio del 1953 l’ingegnere Marziale consegnò le chiavi del nuovo stabile, ma bisognava arredarlo. Dopo aver bussato a numerose porte ci si rivolse all’ingegner Segré, anch’esso proprietario di una Cartiera di Ponte Lucano, quantunque di religione diversa perché ebreo, si impegnò comunque ad arredare il nuovo ambiente, con signorile generosità e secondo le esigenze didattiche. Infine, il 13 ottobre del 1953 fu fatta la solenne inaugurazione del nuovo asilo dedicato a San Giuseppe.
Questa storia racconta del carisma notevole delle suore sul territorio poiché, prima ancora della parrocchia di San Giuseppe Artigiano, sono state proprio loro le seminatrici del Vangelo e se la parrocchia oggi trova un terreno fertile alla fede lo è anche grazie a loro, che sono state corresponsabili dell’annuncio di Cristo, della sua testimonianza in un’opera di educazione alla fede e alla vita che possa estendersi alla quotidianità.
La comunità è grata e ringrazia le Suore Salesie di ieri e di oggi, gli insegnanti, anche laici, di ieri e di oggi, che hanno speso e spendono la loro vita donando generosamente se stessi, anche tra i sacrifici e le fragilità umane, che con grande coraggio e con la tenacia di chi ha fede, hanno promosso e promuovono i valori del bene, del bello, della verità all’interno della comunità cristiana, tra gli alunni della scuola e le loro famiglie, con capacità di adattamento e con spirito di interculturalità.
Sono stati 70 anni di Presenza, di Servizio e di Vita.
Chiara Baffoni