La settecentesca chiesa di San Lorenzo (m. 26X6,80X10,73) con origini nell’XI secolo (vedi: Chron. Subl., pag. 19) è stata ampliata e rifondata tra il 1767 e il 1797 su progetto di Giulio Camporesi, dal capomastro Francesco Fontana e dall’architetto Giovanni Antonio Fontana. L’esterno, tutto intonacato e tinteggiato in color crema e fondi rosa pallido, presenta un’elegante facciata inquadra da un ordine grande di paraste racchiuse dal timpano; un portale unico con cornice curvilinea e sopra, dopo una stretta fascia, un finestrone rettangolare; annessa alla facciata si alza la torre campanaria (m. 21,80) munita di due campane. La copertura dell’edifico è a due livelli, quello della navata centrale e quello della sagrestia e cappelle, di cui due con lanterne a lucernario. L’interno è costituito da un’ariosa aula rettangolare, un’unica navata a volta ribassata, aperta da quattro finestre per lato, con presbiterio absidato e tre cappelle simmetriche per ciascuno dei lati longitudinali, la prima di queste è quella del Ss.mo Sacramento (lavori per il Giubileo del 2000). Il tutto è ornato da stucchi settecenteschi con flessioni rococò, come lo stesso originale altare maggiore (ora sostituito da quello in marmo e l’ambone del 1999) ed il prospetto della cantoria (sede di un piccolo organo del 1724). Esclusa la volta, dal cornicione la tinteggiatura del dopo terremoto del 2000, imita la precedente pittura ad olio del 1948-1949 (O. Testa), lasciando memoria di quella sugli stucchi dell’abside, sui quadri del presbiterio, sul prospetto della cantoria e sulle cupole delle due cappelle centrali. Ha un nuovo pavimento in cotto, che non copre l’area della sagrestia, pavimentata in legno lamellare, che funge da soffitto alla sottostante sala conferenze “San Giovanni Paolo II”. La pala dell’ex altare maggiore presenta il Martirio di San Lorenzo (di Romani Domenico Fiorentini), ambito di G. Gates 1866, le altre: Madonna della Cintura o della