Mai come in questo ultimo anno i giovani hanno sentito la mancanza, e quindi hanno molto più apprezzato la meravigliosa sensazione ed emozione che può dare il fare un’attività fisica all’aperto ed avere un contatto con altri giovani. Questo aspetto, ancor prima del difficile periodo del COVID, non è certo sfuggito al parroco della chiesa di Gesù Redentore a Palestrina, don Martino Zarebski.
La sua attenzione ed il suo amore per i giovani, fin dal primo giorno della sua nomina, lo hanno portato a cercare, in ogni modo, di realizzare all’interno della parrocchia uno spazio, nello specifico un campetto di calcio, che potesse essere nello stesso tempo sia un’offerta ricreativa, sia uno strumento di aggregazione alla luce della proposta evangelica.
La volontà e l’entusiasmo non sono mai mancati da parte di don Martino, ma gli ostacoli e i contrattempi hanno, per lungo tempo, impedito di realizzare questo sogno.
Poi ecco che, come a volte accade, si incastrano sinergie che hanno il potere di sciogliere i nodi più intricati. Il catalizzatore che ha messo in moto quella macchina che sembrava inesorabilmente ferma è stato l’incontro con la realtà Scout. Il desiderio di dare forma al dettame evangelico “lasciate che i piccoli vengano a me” e la volontà laica di un sognatore come Baden Powell di realizzarlo attraverso lo scoutismo, sono stati gli elementi vincenti. Fatica, volontà, determinazione e tanto amore hanno fatto il piccolo miracolo. Il gruppo scout del Palestrina1 ha risposto alla proposta di don Martino e il 19 giugno scorso questo incontro è stato coronato, dopo la Celebrazione eucaristica in occasione dell’VIII anniversario della consacrazione della chiesa, dalla emozionante cerimonia dell’inaugurazione del nuovo campetto di calcio nella parrocchia di Gesù Redentore.
Un dono per tutti i giovani della comunità prenestina, nato per amore e soltanto per amore.
Giovanni Ianniccari