Sabato 7 agosto a Labico, alla presenza del vescovo monsignor Mauro Parmeggiani e delle autorità civili e militari è stata benedetta la restaurata rettoria di San Giuseppe in Agrolatino. Costruita nel 1965 a qualche chilometro dal centro abitato, nel corso degli anni, grazie alle offerte di numerosi benefattori, è stata ampliata, restaurata ed è diventata luogo di preghiera e di comunione per la fervente e cresciuta realtà locale.
Sul sagrato della chiesetta poi, insieme a don Alessandro Frate e don Guido di Cola è stata celebrata la santa Messa in occasione del 50° anniversario di ordinazione sacerdotale di don Marcantonio Tulli, nato a Labico, già cappellano militare ed ora rettore della stessa, che da tanto tempo si prodiga per il recupero e restauro della piccola chiesa, tanto cara agli abitanti del territorio extraurbano. Nell’omelia il Vescovo, commentando le parole del Vangelo, ha invitato tutti a ringraziare il Signore per il dono dei sacerdoti, uomini dell’Eucaristia, che spezzano e distribuiscono il “Pane disceso dal cielo” e permettono a noi uomini, “affamati e assetati”, di nutrirci di Cristo e condividere con i fratelli il pane dell’amore. Finita la celebrazione il Vescovo si è recato nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea per benedire il nuovo organo donato da don Marcantonio alla comunità di Labico proprio per ricordare i suoi 50 anni di sacerdozio a servizio di Dio e della Chiesa. Il nuovo organo, ha detto il Vescovo, saprà rendere più lieta e solenne la celebrazione della divina liturgia ed insieme al canto dei fedeli potrà dar gloria a Dio e santificare gli uomini. Il compito di avviare il suono del prestigioso strumento è stato affidato alle abili mani del Maestro Giuseppe Galli che ha eseguito magistralmente la Toccata e fuga in re minore di J. S. Bach, una delle più celebri e classiche composizioni del repertorio organistico.
Tina Nuzzi