A Labico conclusi i festeggiamenti per il compatrono san Rocco

Si sono appena conclusi a Labico i festeggiamenti in onore di san Rocco, compatrono con sant’Andrea del nostro paese. Una manifestazione di fede che ogni anno si esprime in varie forme, attraverso programmi e iniziative che intendono onorare il santo della carità e dell’umiltà e coinvolgere sempre più fedeli.

La preparazione ai festeggiamenti è iniziata con la riproposizione e breve spiegazione, a cura di Ruggero Mariani, della mostra Da Lugnano a Labico, già esposta presso il Museo diocesano di Palestrina lo scorso maggio e inserita nella manifestazione Il paesaggio prenestino ed il territorio diocesano.

Nel cuore del centro storico, poi, il parroco don Alessandro Frate ha meditato sulla fede viva di san Rocco, uomo che ha offerto la sua vita a Dio e al prossimo nella carità verso i fratelli più deboli, soli e ammalati. Non è mancato, il 16 agosto, giorno della tradizionale “calata” ed esposizione della statua del santo, il bellissimo concerto che, attraverso le abili mani del maestro Giuseppe Galli, ha allietato il numeroso pubblico presente.

La novità di quest’anno è stata la gradita e coinvolgente performance di Valerio De Angelis, giovane autore labicano, che in maniera originale ha rievocato la vita del pellegrino san Rocco alle prese con l’abbandono e la peste. Seguendo un antico manoscritto in versi della fine del 1400, Valerio ha creato una sorta di rappresentazione, una ballata popolare intervallata da piccoli spazi musicali ripercorrendo i momenti più importanti della vita del santo di Montpellier.

Sempre molto partecipata è stata, a seguire, la processione per le vie del paese con l’imponente statua portata a spalla dai “portatori”, tradizionale e riconosciuta espressione di una comunità che cammina “insieme”, di uomini e donne cercatori di speranza, unità e di salvezza.

Tina Nuzzi