A Palazzo Rospigliosi una tavola rotonda a 400 anni dalla fine della signoria dei Colonna su Zagarolo, tra storia e arte

Sabato 26 novembre, nella sala delle feste di palazzo Rospigliosi a Zagarolo si è tenuta la tavola rotonda 1622-2022 gli ultimi Colonna-Zagarolo, a quattrocento anni dalla fine del dominio colonnese sulla città.

Sandro Vallerotonda in rappresentanza dell’Istituzione Palazzo Rospigliosi ha dato il benvenuto ai molti ospiti intervenuti alla serata, gli ha fatto eco Alessandro D’Ambrosi assessore alla cultura del Comune ringraziando i presenti e auspicando la realizzazione di altri numerosi eventi che possano dare luce al territorio.

Gabriele Quaranta, organizzatore della serata, ha introdotto i diversi contributi dando il via alla fitta narrazione, a cominciare dalle fonti archivistiche a cui attingere per lo studio dei Colonna di Zagarolo. 

La puntuale relazione sull’argomento è stata in questo caso tenuta da Piero Scatizzi, archivista dell’Archivio Storico Diocesano di Palestrina. Anche il Museo diocesano prenestino di arte Sacra è stato invitato a contribuire al pomeriggio di studi con un intervento sul busto reliquiario di sant’Agapito, commissionato dal cardinale Marcantonio Colonna I, cardinale vescovo della diocesi di Palestrina dal 1587 al 1597; un breve excursus ha poi riguardato la cattedra episcopale marmorea del duomo fatta realizzare dallo stesso presule.

Gli interventi sono proseguiti poi con Luca Calenne, dell’Archivio Storico Diocesano Innocenzo III di Segni. Calenne ha condotto i presenti in un viaggio nel Basso Lazio, nel territorio colonnese sull’asse della Via Prenestina, sulle tracce degli artisti che vi hanno operato: da Giuseppe Cesari, il Cavalier d’Arpino, sicuramente passato molte volte da Zagarolo, allo stuccatore Grisolati, al pittore Marzio Ganassini, attivo anche in Cave e Genazzano, a Orazio Zecca, che ha lavorato in Palazzo Rospigliosi e numerosi altri, fino a Caravaggio. Paolo Peirati, dell’IC “Donna Lelia Caetani”, Sermoneta Norma, specialista della famiglia Caetani, ha riportato lo studio che ha incrociato il documento che contribuisce a far luce sulla data di morte del duca Marzio Colonna, avvenuta prima del 25 gennaio 1614.

Infine Federica Bertini, Università degli studi di Roma, ha fatto una ricostruzione dello stato degli studi sulla presenza di Caravaggio. “Caravaggio e la famiglia Colonna. 1606: ricognizione su fonti ed opere” il titolo del suo interessante intervento.

Maria Teresa Ciprari