A Rocca Santo Stefano le celebrazioni patronali e la ricerca sul santo

«Santo Stefano patrono tra fede e tradizione popolare» è il titolo di un interessante convegno tenutosi a Rocca Santo Stefano il 3 agosto scorso, giorno in cui, oltre al 26 dicembre, si commemora la festa del primo martire nonché patrono della comunità. È un convegno nato nell’ambito di una ricerca avviata nel 2016 da un gruppo di giovani con l’intento di riscoprire l’origine e il significato di una così grande devozione, che si è avvalsa dello studio di documenti di archivio parrocchiale e comunale, di diari dei parroci che si sono succeduti nel tempo, nonché delle interviste ai concittadini più anziani e dell’analisi di vecchie fotografie.

Tre sono state le relazioni puntuali e dettagliate : la prima sulla figura del santo, la seconda sull’origine del culto che risalirebbe, addirittura tra il 468 e il 483, a papa Simplicio, di origini tiburtine, che fece erigere chiese e basiliche in onore del protomartire Stefano a Roma (basilica di S. Stefano Rotondo al Celio), a Tivoli (chiesa di Santo Stefano ai Ferri) e presumibilmente a Rocca Santo Stefano. Pochi sapevano che in realtà i festeggiamenti del santo sono collocati al 3 agosto non solo per dare la possibilità ai paesani che lavoravano a Roma di approfittare delle ferie estive per onorare il loro patrono, bensì perché il 3 agosto 415 è la data del ritrovamento delle reliquie del santo. Un terzo momento dedicato alla lettura de “Gli appunti di cronaca dal 1944 al 1964” del parroco don Angelo Filippetti che descrive con dovizia di particolari l’organizzazione e lo svolgimento della processione che negli anni avvenire si vorrebbe riproporre con le stesse fastose modalità.

Si tratta di un progetto che non si esaurisce qui, ma che, con il coinvolgimento del parroco don Antonino Costa, di monsignor Amerigo Ciani, che nella stessa serata ha celebrato la liturgia offrendo pubblicamente il suo aiuto nella ricerca di altri documenti storici, e del sindaco Sandro Runieri, intende perseguire il suo scopo.

Presente al convegno anche Riccardo Frattaroli, il sindaco di Settefrati (FR), uno dei paesi che insieme a Fiano Romano (RM), Villa Santo Stefano (FR) e Selci (RI) hanno come patrono Santo Stefano, che ha ulteriormente arricchito il pomeriggio presentando il suo Comune e gli elementi di culto in onore del santo nella sua comunità ed ha accolto con entusiasmo la proposta di traguardi ambiziosi, come la creazione di una rete sovracomunale per avviare progetti condivisi volti alla rivitalizzazione della festa patronale, primo fra tutti un “cammino” di peregrinazione che coinvolga i cinque paesi. A conclusione, l’annuncio dell’iter che condurrà al restauro degli affreschi della chiesa di Santo Stefano, lungo la strada provinciale per Gerano, ove era situato il primo agglomerato urbano, e alla campagna di studi volta ad individuare gli artisti, ancora anonimi, che ne hanno affrescato le pareti.

Daniela Proietti Mari