A San Vittorino Romano la formazione delle consacrate con don Fabrizio Micocci

Domenica 6 marzo 2022 si è tenuto l’incontro delle consacrate delle diocesi di Tivoli e di Palestrina nel Santuario di San Vittorino, con la presenza delle reliquie di san Luigi Orione e le Piccole Suore Missionarie della Carità da lui fondate. Il motivo era pregare insieme il rosario per la pace e chiedere l’intercessione di san Luigi Orione.

Ogni mistero è stato accompagnato da un versetto del Vangelo con la riflessione del santo fondatore, poi le litanie e le preghiere scritte da san Luigi Orione. Infine, la Madre Superiora delle Piccole Suore Missionarie della Carità ha dato la sua testimonianza raccontando che loro hanno una comunità in Ucraina di quattro suore, in questi giorni anche loro hanno lasciato il paese con venti mamme e venticinque bambini.

Ha chiesto la preghiera per loro e per il popolo ucraino. In seguito siamo andate nella sala dove don Fabrizio Micocci, vicario episcopale per la vita consacrata, ha tenuto la riflessione sul tema gli atteggiamenti sinodali della consacrata.

Nella Comunità, ci impegniamo per trovare l’unità, la comunione per rendere più efficace le nostre azioni. Noi siamo testimonianza perché abbiamo consacrato la nostra vita a Dio.Rm12,3-10. Siamo membra gli uni e degli altri. Dal Battesimo diventiamo figli di Dio. Dall’unzione (Confermazione) diventiamo luci del mondo.

La vita comunitaria rafforza la nostra comunione e il perdono. Dobbiamo conoscere i doni e i difetti che portiamo, ci impegniamo anche a conoscere i difetti e i doni delle nostre consorelle. Tre gli atteggiamenti messi in evidenza da don fabrizio: umiltà, ascolto e servizio.

L’umiltà: la carità si appoggia sull’umiltà, l’umiltà è la porta di tutte le virtù. L’esempio è la Madonna Lc 45-55. Ci ha dato anche l’esempio di santa Teresina che aveva questo dono. E ci ha invitato a meditare e a pregare per chiedere il dono dell’umiltà usando le litanie dell’umiltà.

L’ascolto: si appoggia sull’umiltà. L’umile si apre, ascolta. chi sa ascoltare è pronto a cambiare. Nell’accogliere, bisogna prima ascoltare poi arrivare al necessario, cioè quello di cui l’altro ha bisogno. L’esempio di Marta e Maria Lc 10, 38-42, Maria ha scelto la parte migliore… l’importanza dell’ascolto.

L’ascolto, lo cominciamo proprio dalle nostre Comunità, don Fabrizio ci ha dato l’esempio: se vedo una suora che è triste nella mia comunità, devo chiederle se manca qualcosa o il problema che ha, così non si sente sola (dialogare). E il modo di aiutarla per uscire da quella situazione, per trovare la soluzione insieme.

Il servizio: siamo chiamati a servire. Siamo servi, nel senso del dono della nostra vita, non come schiavi. Come? Quando ci mettiamo al servizio di Dio e dei fratelli, siamo come il Papa. Ci spiegava dicendo che il Papa è Servo di Dio, anche noi se riusciamo a servire Dio e i fratelli siamo come lui. Lc 22, 24-27.

Sr Alexina
della Comunità
di Santa Teresa di Gesù Bambino