L’11 febbraio u.s. si è celebrata la 32ª Giornata Mondiale del Malato, istituita da San Giovanni Paolo II nel 1992, nel giorno che ricorda la prima apparizione della Madonna alla piccola Bernardette Soubirous.
Ogni anno noi Unitalsiani viviamo in modo del tutto speciale questa ricorrenza, in quanto per noi rappresenta l’origine, la storia, il presente e la proiezione verso il domani, che sono intimamente legati alla dimensione della sofferenza che può e deve diventare scuola di speranza, di condivisione e di cura delle relazioni «Non è bene che l’uomo sia solo». Curare il malato curando le relazioni (dal Messaggio del Santo Padre).
Quest’anno Papa Francesco ci ha esortato a non lasciare soli i nostri malati, i nostri anziani, le loro famiglie e a impegnarci nel diffondere tenerezza, compassione e soprattutto presenza. Non è evitando la sofferenza che l’uomo guarisce, ma con la capacità di saper accettare la tribolazione ed in essa trovare senso mediante l’unione con Cristo, che ha sofferto con amore.
Le sottosezioni dell’Unitalsi di Tivoli e Palestrina hanno celebrato la “32ma Giornata Mondiale del Malato” presso il Santuario di Nostra Signora di Fatima, a San Vittorino Romano.
Nonostante fosse l’ultima domenica di carnevale e ci fosse un tempo inclemente il Santuario era gremito di fedeli, malati e volontari.
Oltre l’Unitalsi erano presenti altre Associazioni di Volontariato invitate dal Vescovo S. E. Mons. Mauro Parmeggiani che ha presieduto la recita del Santo Rosario e a seguire la Santa Messa.
Alla fine della celebrazione si è svolta, all’interno della chiesa, la processione eucaristica seguita dall’adorazione, la benedizione eucaristica e infine, il canto dell’Ave di Lourdes con il flambeaux.
Il buio ed il Santuario illuminato solo dalla fioca luce delle candele ci hanno permesso di tracciare un ponte tra San Vittorino Romano e la nostra amata Lourdes.
Anna ed Ersilia
Unitalsi Palestrina