Al Sacro Cuore di Gesù a La Forma la testimonianza di conversione di Claudia Koll, opportunità per far conoscere la grandezza dell’amore di Dio

«Rendere testimonianza a Dio per la sua Misericordia, per quello che mi ha dato e che continua a darmi». C’è tutto il senso dell’incontro tenutosi nella Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù a La Forma (Serrone), nelle parole con le quali mercoledì 18 giugno si è presentata l’attrice Claudia Koll su invito del parroco don Franco Proietto nell’ambito di un percorso di approfondimento della fede attraverso l’ascolto. Testimonianza come «opportunità per far conoscere la grandezza dell’amore di Dio, le meraviglie che ha compiuto nella mia vita», insieme a Misericordia di Dio sperimentata nella conoscenza di lui attraverso l’arte, sono state le due direttrici principali lungo le quali si è sviluppato il racconto della Koll a partire dalla sua nascita, avvenuta con un parto difficile.

È nei primi anni di vita accanto alla nonna cieca alla quale raccontava le scene dei film che vedeva in tv che Claudia Koll ha iniziato a porsi le domande di senso della vita sviluppando inconsapevolmente il bisogno dell’arte come conoscenza. L’attrice regista e produttrice ha ripercorso il giubileo della sua conversione, scaturita da una missione in Africa con i Salesiani – “Un giorno quasi per caso ho incontrato Gesù”, per citare il titolo dell’iniziativa della Parrocchia di La Forma, a Serrone – che ha trasformato la sua vita personale e artistica.

«Uno dei primi doni di Dio – ha dichiarato l’attrice, che in vista del Giubileo si è raccontata nel libro-intervista Qualcosa di me – è stato scoprire la sacralità del mio corpo che, dunque, non andava ostentato, in quanto tempio dello Spirito Santo».

La Koll ha parlato del suo crescente desiderio di preghiera, del dono della maternità ricevuto da Dio con l’adozione di tre figli e dei suoi attuali impegni: la nascita, nel 2005, della associazione “Le opere del Padre”, «per far sentire a casa chi una casa non ce l’ha» e il lavoro di insegnante e counsellor professionista avanzato che si occupa di offrire sostegno alle persone nell’affrontare problemi e crisi temporanee attraverso un percorso di autoconsapevolezza, grazie al quale ha approfondito le connessioni fra Pastoral Counselling-Gestalt Therapy e l’arte.

«Dio non toglie niente. Ha messo insieme la mia storia, le competenze della mia esperienza di artista e il mio desiderio di aiutare gli altri. Dio cura le nostre ferite, dà significato e senso a quelli che sono i nostri interessi più profondi, che poi sono i nostri talenti» (dal libro Qualcosa di me).

Annalisa Maggi