Alla Maddalena in Capranica Prenestina il concerto del Maestro Andrea Panfili sull’organo Gaetani del 1750

Sabato 12 giugno alle 18.30 il Maestro Andrea Panfili apre la serie di concerti estivi in Santa Maria Maddalena. Gli abbiamo rivolto alcune domande.

Questo non è il primo concerto alla Maddalena per Lei, come ha scoperto l’organo Gaetani di Capranica?
Per puro caso, mi trovavo in gita a Capranica Prenestina ed entrando nella chiesa della Maddalena vidi dei pannelli che ne annunciavano l’imminente restauro. Il manufatto era stato genericamente attribuito alla bottega dei Catarinozzi di Affile. Spinto dalla curiosità di svelarne l’artefice, dopo lunghe e faticose ricerche svolte presso l’archivio Diocesano di Palestrina e l’archivio di Stato di Roma sono riuscito a rintracciare il contratto di costruzione dell’organo, sottoscritto il 31 agosto 1750 dall’organaro Angelo Gaetani, anch’egli di Affile. Costui, capostipite di una famiglia di costruttori d’organi attiva nell’Appennino laziale per 5 generazioni, si impegnava a costruire un organo a 10 registri per la somma di 250 scudi romani e di consegnarlo compiuto entro la festa della Maddalena del 22 luglio 1751.

Nel concerto del 12 giugno presenta brani del compositore Domenico Zipoli, come mai questa scelta?
È un autore che suono sempre volentieri per vari motivi. Innanzi tutto poiché, pur essendo originario di Prato, costui operò a Roma come organista prima in S. Maria in Trastevere e poi nella chiesa del Gesù. La sua musica, assai limpida e discorsiva, è un perfetto equilibrio tra elaborazione contrappuntistica e flessuosità melodica. Inoltre, essa assume spesso una funzione didascalica: quasi tutti i brani per organo sono infatti concepiti per accompagnare e commentare un preciso momento della liturgia. Zipoli concepisce la musica come vera e propria catechesi. Forse per questo nel 1726 lasciò Roma e raggiunse le missioni gesuitiche del Sud America: credo che volesse evangelizzare attraverso la musica.

Dove la porterà adesso la sua attività di studioso e ricercatore?
Recentemente mi sono dedicato alla riscoperta e pubblicazione di alcuni manoscritti inediti per tastiera dell’abbazia di Montecassino, parte dei quali li ho eseguiti a Capranica Prenestina la scorsa estate. Ora mi sto interessando ai manoscritti dell’Accademia Filarmonica Romana, istituzione che il prossimo dicembre 2021 compirà duecento anni di attività: mi piacerebbe festeggiarli con un concerto pianistico di tutte musiche provenienti dal suo prezioso archivio.

Maria Teresa Ciprari