“Ognuno di noi è il sogno di Dio”, è la premessa con cui si è aperto, nella parrocchia di Santa Lucia di Palestrina, domenica 9 giugno, l’incontro sul Beato Carlo Acutis, un ragazzo speciale che ha dedicato la sua breve vita a Dio.
Attraverso video, letture e spunti di riflessione, si è cercato di raccontare la sua semplice vita di quindicenne, tra campi di calcio e banchi di scuola, con la quale ci ha insegnato che per essere “Beato” e “Santo” non servono azioni eclatanti ma piccoli gesti d’amore e generosità per realizzare il sogno che Dio ha su ognuno di noi.
Fabio, catechista della parrocchia Sant’Andrea Apostolo di Gallicano, ha raccontato come ha conosciuto Carlo Acutis e come da allora egli sia sempre presente nella sua vita. Altrettanto lo è in quella di Martina, cresimata di tredici anni della stessa parrocchia, che, raccontando la sua esperienza davanti alla tomba del Beato, ad Assisi, ha detto che «Diventare santi non succede tutti i giorni, soprattutto ai giorni nostri» e ancora «Carlo non perdeva un momento della sua vita e quando ha annunciato la sua morte non era triste perché aveva trascorso ogni momento facendo quello che gli piaceva».
Durante la lettura del “Discorso della montagna” da parte del parroco padre Igor Ntandou osst, è stato evidenziato il vero significato della felicità, intesa non come possesso e ricchezza ma come contemplazione del vero volto di Cristo.
Con il brano della chiamata di Samuele si è voluto sensibilizzare i genitori presenti a notare e incoraggiare i talenti dei propri figli, a renderli attenti e vigili nell’attesa della chiamata.
Come diceva il Beato Carlo Acutis, presto santo, «L’Eucaristia è l’autostrada per il cielo»: ci auguriamo che i nostri ragazzi, illuminati dalla sua figura, riescano a seguire il suo esempio.
Tiziana Cavallari e Fabio Checchini