All’Annunziata le Quarantore cittadine sul tema La speranza non delude

La speranza non delude. Con queste parole dell’apostolo Paolo ai Romani (Rm 5,5) inizia la Bolla di indizione del Giubileo ordinario, indirizzata da papa Francesco a tutti i cristiani perché i nostri cuori siano ricolmi della speranza che dona lo Spirito santo.

Anche le Sante Quarantore Cittadine hanno avuto come tema delle predicazioni quello della Speranza. Leggendo e meditando insieme la pagina evangelica dei discepoli di Emmaus, don Dario Giustini ci ha condotto nelle quattro predicazioni a riconoscere anche noi il Signore nel pane Eucaristico, come una presenza che c’invita a fermarci nella nostra fatica quotidiana per riprendere appunto Speranza, e tornare alla nostra quotidianità rinfrancati da questa esperienza relazionale.

In questo modo le parrocchie del Centro Storico di Palestrina hanno vissuto come suggerito dal Vescovo Mauro gli esercizi spirituali parrocchiali, ascoltando le meditazioni tenute da don Dario, e adorando Gesù realmente presente nell’Eucarestia.

Oltre a succedersi come ogni anno le parrocchie nei turni di adorazione, la processione conclusiva è terminata presso la Chiesa delle sorelle Clarisse così da coinvolgere tutta la realtà della città, e vivere un tempo di preghiera anche insieme a queste sorelle che sempre pregano per noi.

Perché questo testo del Nuovo Testamento? Il motivo lo trovo nella conclusione di questa lettera: «Vi ho scritto per incoraggiarvi e assicurarvi che questa è vera grazia di Dio. In essa state saldi!» (1Pt 5,12). Queste parole conclusive della bolla Spes non confundit, ci aiutano a riflettere sul percorso che don Dario ci ha fatto fare i questi tre giorni.

A lui va tutta la nostra gratitudine e la nostra preghiera per averci fatto gustare la presenza del “Divino Viandante” come lo chiama San Giovanni Paolo II, e così sussurrare: ” rimani con noi Signore”Lc 24, 29.

Roberto De Micheli