Giovedì 17 febbraio presso il Santuario N. S di Fatima in San Vittorino Romano si è svolto l’incontro mensile del Clero tenuto da mons. Mani sul tema “La Parrocchia oggi”.
Partendo da una frase di papa Francesco “prima il reale, poi l’ideale”, l’arcivescovo ha sottolineato come è nella parrocchia che si vive e si realizza il mistero della Chiesa, che “vive tutto in un frammento”. Da qui l’importanza per ogni parroco di amare la propria parrocchia, intesa a livello sociologico come l’organizzazione umana dei cristiani, ma a livello teologico e spirituale come lo strumento usato da Dio per entrare in contatto con l’umanità. Per cui il compito di un parroco è innanzitutto dare alla parrocchia un ordine, una perfezione umana come tutte le cose di Dio. Come deve esserci ordine nella famiglia, nella scuola, negli ospedali così deve essere per la parrocchia. Ma teologicamente l’ambizione più grande di un parroco è che la sua parrocchia diventi una Parabola del Regno di Dio ed è il luogo in cui avviene l’incontro con Dio, innanzitutto attraverso la liturgia fonte e culmine di tutta l’attività pastorale, che comprende la preghiera personale, la direzione spirituale, i sacramenti, le benedizioni e l’esperienza dell’agape cristiana. La parrocchia – ha aggiunto mons. Mani – è per la salvezza dei fratelli, una comunità evangelizzante che dimostra che il vangelo non è un’utopia, ma è realtà. Per evangelizzare è necessario anche quella che Magdelaine Delbrel chiamava “evangelizzazione formale”: bisogna annunciare formalmente Gesù Cristo. Dopo l’intervento i partecipanti si sono riuniti in piccoli gruppi dove hanno potuto mettere in comune quanto suscitato dall’intervento dell’Arcivescovo e che hanno condiviso al termine della mattinata.
Daniele Masciadri