Amore e carità sono parole spesso abusate. Si è tenuto il 6 dicembre il terzo incontro di formazione per gli operatori Caritas della diocesi di Palestrina, tenuto da don Giovanni Trotta che con voce pacata e paterna ha condotto il suo intervento soffermandosi sulle figura di Paolo e Giovanni, sul loro sentire l’amore e la carità come fondamento della vita dell’essere umano. Don Giovanni ha spiegato la differenza tra amore come agape, legato cioè agli affetti più vicini, amici e familiari e amore come filein, che significa accogliere amorevolmente, proteggere anche chi non fa parte della più stretta cerchia dei nostri affetti. Le altre parole sulle quali si è soffermato don Trotta sono state: luce, padre, carità.
Ci dice Giovanni che Dio è luce, e in Lui non c’è tenebra alcuna. Se diciamo di essere in comunione con Lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi. Ma se camminiamo nella luce e siamo in comunione con gli altri lo saremo anche con il Padre. È impossibile amare Dio se prima non amiamo tutto il nostro prossimo.
È per amore che Dio ha donato il Figlio, perché conoscendolo tutti siamo chiamati “figli di Dio” e lo siamo fin d’ora. Per la sua misericordia e carità Dio ci ha amato al punto da sacrificare suo Figlio per noi. E così anche noi; dice san Paolo che se non abbiamo la carità siamo nulla, non esistiamo addirittura.
Anna Anselmi