Aperto l’Anno Santo a Tivoli

«A ve croce di Cristo, unica speranza!». Con questa invocazione, ripetuta per tre volte all’ingresso del Duomo di San Lorenzo, il Vescovo Mauro, tenendo in mano una croce ornata con una ghirlanda di fiori, ha dato inizio all’Anno Giubilare nella diocesi Tiburtina.

La celebrazione è avvenuta secondo le disposizioni della Bolla Spes non confundit di Papa Francesco, che prevedeva appunto per domenica 29 dicembre l’avvio dell’Anno Santo nelle singole diocesi del mondo dopo l’apertura della porta santa nella Basilica di San Pietro la vigilia di Natale. L’appuntamento è stato caratterizzato da una processione cittadina, partita dalla chiesa di San Biagio alle ore 17 e diretta appunto in Duomo dove si è svolta la solenne celebrazione eucaristica con la partecipazione del clero, delle autorità civili e di numerosissimi fedeli.

Nell’omelia il vescovo ha toccato diversi temi, ricordando il contesto attuale «pieno di guerre, calamità naturali, crisi sanitarie, vecchie e nuove povertà, crisi della famiglia, emergenza educativa, violenze di genere sempre più in aumento, crollo vertiginoso della natalità», e puntando l’attenzione sull’importanza del pellegrinaggio e sulla virtù teologale della speranza, temi specifici di questo Anno Santo. Commentando il vangelo dello smarrimento di Gesù nel tempio, monsignor Parmeggiani ha osservato come la Santa Famiglia di Nazaret abbia compiuto un doppio pellegrinaggio, quello per la festa ebraica della Pasqua e quello sulle tracce di Gesù, «un altro pellegrinaggio più autentico del primo, perché in cerca di Colui che tutti cerchiamo, perché Lui è la nostra autentica speranza».

Ha quindi ricordato una testimone moderna della speranza, santa Giuseppina Bakita, ex schiava originaria del Darfur divenuta suora canossiana in Italia dopo una vita di umiliazioni e offese accettate con fede e perdono.

«Cari amici – ha concluso –, chi scopre Cristo, può sperare! Chi trova Cristo può sperimentare gioia e diffondere gioia e speranza! A tutti noi, all’inizio di questo Anno, auguro di scoprire o riscoprire Cristo camminando verso di Lui con speranza, rafforzando così la nostra fede in Lui e la nostra carità verso tutti».

Antonio Marguccio