Armida Barelli, donna di AC prossima alla beatificazione

In occasione della Festa della Donna, il Settore Adulti dell’Azione Cattolica diocesana di Palestrina ha voluto organizzare sabato 12 marzo presso il Museo archeologico nazionale di Palestrina un incontro su una figura di donna molto speciale, Armida Barelli. L’incontro si è aperto con una preghiera iniziale, a cura dall’assistente diocesano don Cyriaque Niyongabo.

Dopo i saluti iniziali della vicepresidente diocesana adulti, Cristina Pinci, ha preso la parola Chiara Finocchietti, già vicepresidente nazionale del Settore Giovani di AC, che ha descritto la figura della “donna” Armida. Armida, che sarà beatificata il prossimo 30 aprile presso il duomo di Milano, nata nel 1882 e morta nel 1952, ovvero nata nell’età umbertina e morta nel sesto anno dell’Italia repubblicana, ha attraversato tutte le epoche alla base della storia recente del nostro paese, ed è stata descritta da Chiara attraverso alcuni doni importanti: il valore dell’educazione e della formazione; formazione globale umana e cristiana, rivolta a tutte le fasce di età e condizione di vita; il valore della cultura e della formazione veramente popolare poiché si è spesa senza sosta per la nascita dell’Università Cattolica; la formazione della parte femminile della società, tramite la Gioventù femminile di AC, contribuendo con grande merito a costruire il ruolo della donna nella società moderna e conferendole un rinnovato protagonismo nel mondo; la dimensione internazionale, poiché, dopo l’incontro con papa Benedetto XV in Vaticano, espresse il desiderio di portare la Gioventù femminile in missione.

Fu così inaugurato a Xin-fu (Cina) l’istituto intitolato a Benedetto XV e nacque la prima congregazione del Sacro Cuore di Gesù; infine la Santità. “Non nacque creatura virtuosa, ma lo divenne; non fu dalla prima età creatura straordinaria di vita interiore, ma a poco a poco per dono di grazia e forza di volontà si formò in lei quella personalità non comune, donna di zelo infaticabile e di sacrificio sorridente” (così la descrisse il suo caro amico padre Agostino Gemelli).

Una donna dalla speranza sconfinata, dalla fede incrollabile e dalla capacità di futuro, perché ha guardato in avanti con lo sguardo lucido e profetico, riconoscendo e percorrendo vie nuove con lo sguardo rivolto alla città di Dio!

Il pomeriggio si è poi concluso con una visita guidata al museo archeologico, condotta dalla dott.ssa Roberta Iacono.

L’Azione Cattolica ha quindi voluto festeggiare la “donna” Armida Barelli in un luogo non consueto, proprio per evidenziare l’uscita dalle chiese, andando incontro alle persone.

Patrizia Renzi,
vicepresidente diocesano adulti di AC