Artigiani della fede nella comunità. Questo il titolo della proposta formativa pensata per catechisti e accompagnatori genitori, da don Gianluca Zelli, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano e dalla sua équipe. Gli approfondimenti spirituali, ecclesiali e umani delle due figure impegnate nella nuova evangelizzazione, sono stati affidati a due relatori d’eccellenza: padre Rinaldo Paganelli e suor Giancarla Barbon. I catechisti e gli accompagnatori adulti delle Diocesi di Tivoli e di Palestrina si sono ritrovati a Villa Adriana nella parrocchia di San Silvestro Papa, sabato 21 gennaio, il primo dei due appuntamenti programmati (il prossimo si terrà il 4 febbraio). Dalle 9,30 del mattino fino alle 17 del pomeriggio, in un’atmosfera amichevole e familiare, i partecipanti hanno materialmente provato la sensazione di entrare in una bottega artigianale, muovendosi fra gli oggetti disposti nella stanza.
Per meglio comprendere l’obiettivo, l’esperienza laboratoriale è stata accompagnata dalla proiezione di un video sull’arte del vasaio e dalla lettura del testo biblico del profeta Geremia (18, 1-6): «Prendi e scendi nella bottega del vasaio … oracolo del Signore – Ecco, come l’argilla è nelle mani del vasaio, così voi siete nelle mie mani, casa d’Israele». Chi è, dunque, l’artigiano? Un artista che crea bellezza: prende la materia grezza e informe; poi con le sue mani senza risparmiarsi, la modella trasformandola ed essa prende corpo e vita fino a diventare un pezzo unico che non conosce le insidie del tempo. Tutto ciò è valido anche per il catechista e l’accompagnatore che vivono il dono ricevuto, dentro la comunità; che si lasciano modellare dalla Parola di Dio; che scelgono consapevolmente di mettersi alla sequela di Gesù Cristo, in un cammino di fede che vuol dire anche appartenenza alla Chiesa. Dopo un interessante lavoro di approfondimento, seguito dalla pausa conviviale, si è passati ad analizzare l’atto di fede, da intendersi non solo come dono di Dio e come risposta personale, ma anche come atteggiamento di vita che coinvolge tutta la persona impegnata nell’annuncio.
L’evangelizzazione non va più strutturata come “scuola” dove l’evangelizzatore va per “insegnare”, ma come testimonianza che tesse relazioni autentiche con i genitori e i loro figli: perchè la vita è già Vangelo. Nel prossimo incontro del 4 febbraio verrà approfondita l’identità del catechista e quella dell’accompagnatore “nella” comunità e “per la” comunità. L’offerta formativa proseguirà con altri appuntamenti volti a rendere l’evangelizzazione sempre più efficace.
Équipe UCD