La scelta educativa è imprescindibile e fondante per l’Azione Cattolica, infatti parlare di formazione in AC vuol dire parlare del continuo impegno che da 150 anni viene profuso da centinaia di soci che hanno a cuore la formazione della persona con tutta la sua storia, le sue passioni, i suoi desideri e i suoi carismi, per permettere a ciascuno di scoprire la propria vocazione incarnando il battesimo nelle scelte quotidiane. È per questo che l’Associazione Diocesana di Palestrina ha organizzato un percorso di formazione per gli Educatori, Animatori e aspiranti tali, e di cui il 10 e il 26 febbraio ci sono stati due appuntamenti.
Il primo, tenuto a distanza e guidato da Alessandra Comegna, responsabile ACR della diocesi di Napoli, ha avuto come tema centrale la vocazione al servizio educativo. Il tema è stato sviscerato tramite l’esame di tre aspetti: la vocazione come chiamata/dono di Dio e come manifestazione del suo amore; la vocazione come cura di sé e quindi l’attenzione al proprio spirito; la vocazione come ascolto degli altri, ovvero la capacità di accogliere i segnali che il prossimo ci invia. Il secondo incontro, in presenza e tenuto da Valentina Fanella, membro dell’Ufficio Centrale ACR, è stato l’occasione per riflettere sul ruolo dell’educatore, che deve essere al tempo stesso accompagnatore e accompagnato.
Educare è una delle forme più alte di missionarietà ed il ruolo dell’educatore diventa oggi il ruolo di chi, tra pochi, ha il dovere di accompagnare e aiutare gli altri e se stessi a “vivere nel mondo ma non essere del mondo” (Gv 17, 14). I prossimi, ed ultimi, incontri ci saranno il 10 ed il 26 marzo.
Michela e Valerio
membri del Consiglio diocesano Ac