Bombardamento del quartiere degli scacciati, la città di Palestrina ne ha fatto memoria

Il primo giugno del 1944 il quartiere degli Scacciati e la città di Palestrina, hanno vissuto uno degli avvenimenti più drammatici della propria storia, veniva infatti bombardata l’antica chiesa parrocchiale della Santissima Annunziata, con la morte di diversi civili, e della maggior parte della comunità monastica delle Clarisse Farnesiane che dall’antico monastero di S. Maria degli Angeli, sito nell’omonima piazza, si erano rifugiate presso palazzo Veccia, anche esso bombardato, dove attualmente sorge la scuola primaria e dell’infanzia Barberini.

A ricordare questo avvenimento sorge poco sopra la chiesa parrocchiale una cappellina detta appunto degli Scacciati, che al suo interno custodisce i nomi delle vittime che in quel luogo persero la vita il primo giugno 1944.

Data molto cara al quartiere dello scacciato oltre che alla parrocchia, è il ricordo che avviene ogni anno in occasione della Festa della Repubblica, in cui le autorità civili e militari dei comuni di Palestrina e di Castel San Pietro Romano si stringono intorno alla parrocchia che in quell’occasione all’ora esatta del bombardamento celebra una santa Messa, per suffragare le vittime del bombardamento e chiedere a Dio il dono della Pace.

Quest’anno la Celebrazione eucaristica presieduta dal parroco don Bruno Sperandini, è stata preceduta da un momento che le scuole dell’obbligo della città di Palestrina hanno voluto vivere con i propri studenti proprio per ricordare un pezzo di storia della città, così come don Bruno ha sottolineato durante l’omelia, citando l’enciclica “Pacem in Terris” di Giovanni Vigesimoterzo, la pace non è assenza di guerra, ma la base di una civiltà orientata al bene comune, un diritto da tutelare.

Gabriele Nunzi