Calendario delle Attività Pastorali per l’anno 2021-2022

Carissimi fratelli e sorelle,
anche quest’anno vi faccio avere il Calendario diocesano.
Come noterete pur essendo ricco di appuntamenti non è dettagliatissimo come negli scorsi anni e questo per tre motivi:

  1. Innanzitutto perché come ho scritto nelle Linee Pastorali 2021-2022 “Ascoltiamo per camminare insieme” sarà un anno dettato dall’inizio di una esperienza di Cammino Sinodale della Chiesa Italiana e coincidente, almeno per due anni, con quello della Chiesa Universale.
    Un anno dove dovremo esercitarci nell’arte dell’ascolto aiutati da un percorso sinodale (sinodo vuol dire camminare insieme) per renderci conto della nuova “epoca cambiata” nella quale ci troviamo a vivere e nella quale tutti abbiamo più che mai necessità di ascoltarci a vicenda. Un ascolto per una rinascita affinchè i programmi, le iniziative ecclesiali non partano dal vertice ma dall’ascolto “dal basso”. Non partano dalle tradizioni sterili reclamate come diritti perduti o dalla stanchezza che soprattutto in questi due anni di covid ha preso un po’ pastori, operatori pastorali, consacrati e consacrate, comunità trovatisi quasi spiazzati perché incapaci di ripensarsi. Pertanto il Calendario al di là di quanto già programmato, dovremo scriverlo insieme ascoltando in ogni comunità e poi a livello diocesano i fedeli laici a partire dai Consigli Pastorali, le Assemblee Parrocchiali, i Consigli per gli Affari Economici, gli uomini delle istituzioni, i giovani come gli anziani, i benestanti come i poveri, gli italiani come gli stranieri… ovvero il mondo “reale” che dobbiamo ascoltare per dare ad esso risposte di fede non preconfezionate ma convincenti e pregnanti per l’uomo di oggi.
    Il processo sinodale – che non è un evento ma un inizio di stile nuovo di essere Chiesa, Papa Francesco direbbe di “un processo”… – inizierà in tutte le Diocesi il 17 ottobre ed in vista di quella data verranno proposte alle nostre Chiese iniziative di ascolto per poi elaborare proposte condivise e rispondenti alle esigenze della gente vera che forse non popola più le nostre parrocchie ma che vive sui nostri territori e che dobbiamo amare come quanti ogni giorno frequentano assiduamente le nostre comunità.
  2. In questo anno verranno anche ripensati molti Uffici pastorali, dovremo ridare vita alla Scuola di Teologia per i Laici nelle sedi di Tivoli, Palestrina e Subiaco, ad una pastorale famigliare, giovanile, vocazionale, catechistica più rispondente alle esigenze attuali. Sarà dunque non tanto l’anno delle proposte ma soprattutto dello studio e dell’ascolto per far sì che a livello Diocesano si giunga ad una pastorale – ossia ad una azione che la Chiesa fa per annunciare il Vangelo – più rispondente all’uomo di oggi. Riproporremo la Scuola della Parola ma prima occorre fare la squadra e progettare come proporre la Parola medesima. Dovremo riscoprire l’Eucaristia come centro della vita personale e comunitaria del cristiano. Ma anche qui occorrerà fare una proposta alta e vera non di un rito ma di una esperienza di incontro con il Risorto che si dona per amore nostro. Dovremo, anche alla luce delle esperienze vissute in epoca di covid, ripensare al nostro fare o meglio “essere” carità. Non solo delegando ai soliti bravi e meritevoli operatori ma facendo comprendere che fare ed essere carità, avere attenzione alle vecchie e nuove povertà è compito di tutti e che tante nuove povertà si possono scoprire solo con l’ascolto attento delle persone. Dovremo poi verificare come viene applicata la Nota pastorale “Cristiani non si nasce ma si diventa” nelle Parrocchie di Tivoli ed iniziare a conoscerla per poi proporla in quelle di Palestrina. Anch’essa è stata fin da quando fu a lungo pensata prima di essere proposta una modalità per rispondere alle esigenze pastorali delle famiglie e dei ragazzi di oggi.
    Dovremo, per dirla con i Vescovi Italiani, ascoltare, ricercare, proporre! E questo chiederà un lavoro di squadra.
    Ecco perché non ho inserito gli incontri di Vicaria con i sacerdoti – a mio avviso importantissimi – perché desidererei che una volta che avremo tra le mani il questionario per iniziare il cammino sinodale in vista di una rigenerazione pastorale potessimo incontrarci in giornate serene e distese di studio e condivisione così come vorrei che avvenisse poi durante l’anno, in ogni Vicaria, guidati dai Vicari Foranei.
  3. Infine sarà un anno che speriamo di iniziare reincontrandoci realmente non soltanto nei mesi estivi ma anche in quelli invernali. Un anno dove vedere via via cadere le limitazioni pandemiche e poterci reincontrare tra famiglie, giovani, ragazzi, anziani e con ogni altra categoria del popolo di Dio o anche di fratelli e sorelle che non si sentono ancora di appartenere a questo popolo.

Affido pertanto a voi il presente schema di appuntamenti.

Rimane dunque un “calendario flessibile” che potrà essere arricchito o snellito a seconda delle necessità e proposte che via via si presenteranno. Non vi chiedo di fare a gara nel riempire le caselle del Calendario con iniziative che non interesseranno o coinvolgeranno i “soliti noti”… ma di proporre al Vescovo ciò che fin d’ora ascoltando le esigenze della gente pensiamo sia utile per la loro formazione e missione e specialmente per allacciare o ri-allacciare un dialogo con il tessuto sociale e culturale in cui viviamo.

Grato per quanto ciascuno di voi fa “per” e “nella” nostra Chiesa di Tivoli e di Palestrina, a tutti rivolgo un caro saluto e la benedizione del Signore

+ Mauro Parmeggiani
Vescovo di Tivoli e di Palestrina