Carchitti in missione: «L’Eucaristia è la mia autostrada per il cielo»

Quest’anno la festa del Santo Patrono della comunità di Carchitti, san Francesco Saverio, si è svolta nei giorni 29 e 30 ottobre, culminando nella processione che si è snodata per le vie del paese la sera del 29 in uno spirito di fede e preghiera. Attorno a queste date per quindici giorni il territorio della parrocchia è stato interessato da una Missione, che ha toccato tutte le diverse zone del paese.

«L’Eucaristia è la mia autostrada per il Cielo»: con questa espressione del beato Carlo Acutis si è voluto incentrare la Missione proprio sull’Eucaristia, nella consapevolezza che la fede, la vita cristiana, la comunità traggono origine e nutrimento in modo fondamentale dal Divino Sacramento. Per questo nelle diverse zone è stata posta una tenda mobile che ha accolto il Santissimo Sacramento, esposto all’adorazione dei fedeli. Al tempo stesso dei missionari, i sacerdoti della Parrocchia e alcune suore, hanno visitato le famiglie, ascoltando le persone, portando una parola di conforto e speranza fondata sul Vangelo e benedicendo le famiglie. Sono state organizzate anche delle proiezioni e una mostra sui Miracoli Eucaristici, oltre a dei momenti di socializzazione rivolti in particolare ai bambini e alle giovani famiglie.

La Missione è stata estesa per alcuni giorni alla vicina parrocchia di Valvarino, pastoralmente unita a Carchitti. Volendo fare a caldo un primo bilancio dell’esperienza, innanzi tutto la presenza dell’Eucaristia portata sul territorio ha senz’altro prodotto frutti spirituali in termini di grazie elargite dal Buon Dio. D’altra parte c’è molto da pregare e lavorare perché la comunità dei fedeli prenda consapevolezza e ponga al centro l’Eucaristia, celebrata e adorata, come Principio della Salvezza.

Le visite alle famiglie sono state molto apprezzate e ci si è resi conto una volta di più degli effetti negativi prodotti dalla pandemia a livello psicologico e spirituale, ingenerando paure e chiusure. Perciò è tanto più urgente un’opera di recupero delle coscienze, fondata sull’Eucaristia, la Parola di Dio, la preghiera e la carità fraterna.

Franco Ferro

Di seguito alcuni pensieri dei bambini della scuola primaria F. Socciarelli di Carchitti sulla partecipazione alla festa di san Francesco Saverio:

  • “Ero a casa mia, quando ho visto passare la processione di San Francesco Saverio, c’erano tante persone, il sindaco, la banda e la statua, mi è piaciuta molto”;
  • “La domenica mattina sono entrato in chiesa e ho visto i disegni che abbiamo fatto a scuola, c’era anche il mio: avevo disegnato la chiesina di plastica”;
  • “La strada che percorro per andare a scuola era piena di bandierine, rosse e bianche, i colori di Carchitti”;
  • “In chiesa erano esposti tutti i disegni realizzati dai bambini su san Francesco Saverio. I bambini presenti cercavano i loro disegni”;
  • “La processione è stata molto lunga, mi sono stancata, ho fatto la chierichetta, portavo una candela in mano e mi è piaciuto molto”;
  • “Davanti alla scuola, per tre giorni, c’era la Tenda dell’Adorazione, io ci sono entrato. La gente era in silenzio e pregava”; “Partecipare a queste feste ci rende felici, ci sentiamo a casa e uniti”;
  • “Quando sono entrato in quella piccola chiesa, mi sentivo un po’ triste, ma dopo aver ascoltato il sacerdote, sono uscito più felice”.