L’annuncio della fede ai ragazzi non può non tenere conto del loro mondo, non può non porsi in ascolto di quello che i ragazzi vivono, di quali linguaggi parlano, di quali esigenze segnano la loro vita. È necessario, oggi più che mai, essere capaci di leggere la storia e ascoltare ciò che abita nel cuore di ogni uomo, donna e ragazzo.
Entro questa cornice di riferimento si è svolto, martedì 17 gennaio 2023, nella parrocchia San Silvestro Papa, in Villa Adriana, il primo incontro proposto dal Consultorio diocesano “Familiaris consortio” in collaborazione con l’Ufficio catechistico diocesano, nell’ambito dell’offerta formativa “A Betania per scegliere la parte migliore”, per catechisti e accompagnatori dei genitori per l’anno pastorale in corso sulle “nuove sfide educative”.
Dopo un momento di riflessione biblica sull’incontro a Betania con Marta e Maria narrato nel vangelo di Luca (10,38-42) guidato dal diacono Fiorenzo Orati che ha sottolineato l’importanza dell’ascolto domestico, la dottoressa Bianca Crocamo, docente di Psicologia dello sviluppo della prima infanzia presso l’Università Guglielmo Marconi, psicologa e consulente familiare ha guidato la riflessione sottolineando i punti focali della realtà giovanile, segnata fortemente dalla mancanza di equilibrio e stabilità che in passato erano trasmesse attraverso le significative relazioni familiari e sociali. Il mutato contesto storico e sociale ha portato a vivere una dimensione affettiva privata dell’aspetto più propriamente normativo, che dona equilibrio. Un altro aspetto, rilevato durante la riflessione, è la mancanza di reciprocità, alimentata dalla diffusa abitudine del figlio unico, privato della possibilità di maturare una relazione con l’altro a partire dal nucleo familiare. “Non faticare”, “non soffrire”, “non aiutare ad essere autonomo” sono spesso le caratteristiche educative di un sistema iperprotettivo ed egoistico che non aiuta i ragazzi ad affrontare il mondo con fortezza e stabilità.
Una riflessione intensa e profonda, che continuerà nei prossimi incontri già previsti per aiutare i catechisti a divenire capaci di entrare ed abitare il mondo dei ragazzi loro affidati con competenza ed attenzione per un annuncio di fede che sia aderente e incarnato, capace di toccare le dimensioni più vere della loro vita. Conoscere profondamente è di fatto una forma di ascolto della vita dell’altro per offrire risposte di fede adeguate.
Equipe UCD