Dall’8 all’11 aprile scorso un gruppo di circa 35 persone provenienti principalmente da Cave, parrocchia Santa Maria Assunta e Santo Stefano, più altri pellegrini aggiunti da vari paesi limitrofi, si sono ritrovati grazie ai due sacerdoti don Loris Rodella, parroco, e don Fabrizio Micocci, vice parroco, per vivere insieme il pellegrinaggio a Fatima in Portogallo.
Prima di partire sono stati organizzati due incontri preparatori, nei quali venivano indicate le varie tappe e le vicende a loro legate, in questo modo tutti sono partiti più consapevoli e preparati anche spiritualmente.
Abbiamo avuto una guida davvero speciale il signor Paolo Sametti, il quale oltre ad avere una grande esperienza come guida turistica, ha avuto un elemento importantissimo, quello di una grande fede che ci ha trasferito nei racconti durante le visite nei luoghi del pellegrinaggio.
Appena arrivati in Portogallo la prima tappa è stata al miracolo eucaristico di Santarèm risalente al 1247. Subito dopo ci siamo trasferiti a Fatima, punto di riferimento per l’intero periodo del pellegrinaggio. In questo Santo luogo ci sono stati momenti importanti che ci hanno fatto comprendere con maggiore consapevolezza i messaggi riguardanti i segreti di Fatima.
Questo attraverso le celebrazioni e i momenti di preghiera e spiritualità, soprattutto nel santo Rosario, recitato tutte le sere in tantissime lingue e nella processione fiaccolata che si svolge sistematicamente nel piazzale del Santuario.
L’impatto più profondo, infatti, si ha quando ci si trova alla “Cova di Iria”, dove sono avvenute le apparizioni della Vergine Maria (1917), quando si incontra lo sguardo della Madonnina ci si sente avvolgere da un senso di pace e serenità soprannaturali.
In questi giorni abbiamo visitato tutto ciò che compone l’intero Santuario, a partire dalla Basilica costruita nel 1928, dove riposano i corpi dei tre Santi Pastorelli la quale per dimensioni non riesce a contenere il gran numero di fedeli che visitano tali luoghi, tanto che successivamente (2003) è stata quindi realizzata una immensa Basilica, dedicata alla Ss.ma Trinità, con più di ottomila posti a sedere.
Affascinante anche il museo dentro il Santuario, dove viene conservata la corona con il proiettile che ha colpito il Santo Padre Giovanni Paolo II nel 1981, e varie reliquie e oggetti di prezioso valore donati per devozione al Santuario.
Bellissimo e intenso momento di riflessione si è tenuto durante la Via Crucis sulla strada che i Santi Pastorelli percorrevano dal loro villaggio, Aljustrel, alla “Cova di Iria”, e dove nello stesso percorso si sono verificate le apparizioni preparatorie dell’angelo della pace ai Pastorelli (1916).
Nel fitto programma erano previste molte visite ai meravigliosi monasteri di Batalha, Alcobaca e Tomar, a Nazarè sulle spiagge dell’oceano atlantico ed infine la bellissima Lisbona.
Mi preme ringraziare, interpretando il pensiero di tutti i pellegrini, i sacerdoti don Loris e don Fabrizio, per la preziosa opportunità di fare una grande esperienza di fede profonda, accompagnandoci spiritualmente, ed anche allegramente. Pochi giorni ma intensi dove ciascuno ha vissuto un’esperienza indimenticabile.
Angelica Nardi