Circa 200 persone, provenienti dalle Caritas parrocchiali di Tivoli e di Palestrina, hanno partecipato in un clima di amicizia e fraternità
Domenica 19 novembre la Chiesa ha festeggiato la VII Giornata Mondiale del Povero, certo qualcuno dirà che sarebbe stato opportuno utilizzare un termine diverso poiché potrebbe risultare poco gentile, offensivo della dignità delle persone che vi si identificano. È vero ma solo se ci si ferma al semplice significato che normalmente si dà, “che produce poco”, rispetto al fattore economico. Ma Papa Francesco quando ha istituito per la prima volta la Giornata ha voluto esprimere un concetto che va oltre il significato etimologico della parola povero, al quale non si può sottrarre nessuno di noi.
Ognuno di noi almeno una volta nella vita ha dovuto affrontare una difficoltà che potrebbe aver causato stati di ansia o di dolore, momenti in cui la solitudine è la sola triste certezza e allora più che mai abbiamo bisogno di conforto, aiuto, di una voce amica che ci dica «non sei solo e anche se non ho le capacità di risolvere il tuo problema, sappi che sono qui ad ascoltarti». Le nostre fragilità sono le nostre povertà. Allora la Giornata Mondiale del Povero è la festa di tutti, di noi tutti e nessuno si deve sentire offeso o umiliato poiché quello è il giorno in cui siamo fratelli nella sofferenza. Il nostro Vescovo Mauro, ha voluto fortemente vivere questa giornata, celebrando l’eucaristia nella chiesa parrocchiale di Santa Croce, comunemente conosciuta come chiesa di S. Francesco.
Circa 200 persone, provenienti dalle Caritas parrocchiali di Tivoli e di Palestrina, hanno gremito la chiesa partecipando alla celebrazione in silenzio con attenzione e nello stesso tempo animandola con gioia, per vivere la festa della famiglia di Dio che si ritrova insieme per dire il suo grazie per ogni dono. Anche il Vescovo nella sua omelia, si è soffermato a sottolineare come la condizione di povertà appartiene a tutti e che questa giornata, è un richiamo per tutte le istituzioni, perché sentano la responsabilità verso coloro che vivono un disagio e un bisogno. Dopo la celebrazione ci si è ritrovati presso un ristorante della città, per partecipare al pranzo, condiviso in un clima di amicizia e fraternità.
Prima della fine del pasto c’è stata la partecipazione delle Tamburellare di Tivoli che hanno portato ancora di più una ventata di gioia e di festa con danze e allegria. Grazie allora al Vescovo, che ha voluto vivere questa giornata, alle Caritas diocesane e parrocchiali, ai giovani del servizio civile e a tutti coloro che hanno collaborato, augurandoci di vivere altri momenti belli come questo che è stato vissuto.
Fabio Leggeri e Andrea Pasquali
direttore Caritas Palestrina e vicedirettore Caritas Tivoli