Ogni anno il 14 agosto alla vigilia dell’Assunta è usanza del paese il rito della benedizione del grano: mazzetti di spighe infiocchettati chiamati “mannati” vengono portati in processione per accompagnare la Madonna delle Grazie (che da maggio sosta presso la parrocchia di San Giovanni Battista) fino alla chiesetta presso il Borgo Santa Maria dove si celebra all’aperto la santa Messa di precetto.
Il gruppo scultoreo ligneo della Vergine in trono con Bambino benedicente, ha un’altezza di 95 cm circa, risale al XIV secolo ed è di Scuola umbro-abruzzese: secondo una leggenda, proveniva dal Castello del Lago (diruto, ora in territorio di Percile). Successivamente fu portata a Cineto poiché trovata in una parete rivolta verso il paese, mentre un Crocifisso fu portato a Percile poiché orientato verso quella località.
La statua originale, dai lineamenti poco riconducibili ai nostri, non fu molto apprezzata, e le venne stuccato il volto. Conservata nella chiesa rurale di Santa Maria delle Grazie, nel 1980 dopo un restauro, fu rubata.
Entrata nel traffico clandestino delle opere d’arte fu rinvenuta in possesso di un antiquario collezionista milanese nel 2013, grazie al lavoro svolto dal Nucleo Tutela Patrimonio Artistico dell’Arma dei Carabinieri e grazie alla vastissima “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti”.
L’opera, dopo 33 anni, è tornata in paese ed è ora conservata nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista.
Si ringrazia l’Associazione “La via della fratellanza” per aver preparato i bellissimi mannati e Alexandro Colasanti per le informazioni storiche.
Maria Cristina Nunziati