Seconda domenica di successo per il corso chiamato “Guarire le ferite dell’affettività”. Tanti i giovani della Diocesi di Tivoli e Palestrina che si sono riuniti in compagnia di don Daniele Masciadri: dopo un breve momento di preghiera iniziale, ci si è soffermati sui sintomi che ci possono indicare che stiamo perdendo vita, come le dipendenze, le ossessioni, le ansie, il non saper mai dire di no.
Con la convinzione che dietro a questi sintomi si nasconde un male o la paura di sbagliare, di perdere il controllo, di non essere abbastanza e provando a pensare a quali soluzioni abbiamo dato a questo dolore, don Daniele ha posto un interrogativo fondamentale: “Quando hai sentito parlare di Gesù per la prima volta, in modo che ti toccasse l’anima?” Un quesito importante, delicato e personale, che pone il nostro essere umani in stretta relazione con Colui che ci invita ad essere fedeli e gioiosi della Sua presenza, Gesù Cristo. In particolare ci si è chiesti “In che cosa sei chiamato a toccare il mantello di Gesù?” proprio come fece l’emorroissa descritta nel Vangelo di Marco, che fa da guida per questa breve ma intensa avventura proposta a tutti i giovani.
La donna malata, destinata a morire ma spinta dal desiderio di essere guarita, si avvicina a Lui da dietro e gli tocca il lembo del mantello. È su questa scena-chiave che è terminato il secondo incontro, addentrandosi nel vivo di un percorso che non ha la pretesa di risolvere i malesseri interiori ma ha l’aspettativa di innescare un processo di riflessione e valutazione costante di cura di sé, della propria vita affettiva, camminando nella pace e facendo umilmente i conti con le nostre fragilità. Prossimo appuntamento per domenica 12 marzo, alle ore 18, presso la parrocchia San Giuseppe Artigiano a Villanova.
Marco Rizi