Siamo nella luce splendente della Pasqua: il Signore Risorto ha vinto la morte, ci ha salvati e redenti liberandoci dal peccato. La comunità di Gerusalemme vive una realtà meravigliosa di piena comunione non solo negli animi ma anche nei beni materiali: un cuore solo ed un’anima sola! Giovanni, nella seconda Lettura, afferma che è la fede, vissuta pienamente come adesione e abbandono totale a Cristo, che vince il mondo e ci pone su una dimensione al di sopra di tante negatività umane!
Il Vangelo caratterizza questa domenica che è chiamata “della Divina Misericordia “, voluta da san Giovanni Paolo II, dietro l’ispirazione di santa Faustina Kowalska, che riporta nel suo diario le parole di Gesù: ”In quel giorno sono aperte le viscere della mia Misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della mia Misericordia“. Nel Vangelo leggiamo che Gesù, la sera della sua risurrezione, appare nel Cenacolo ai suoi discepoli e dice loro: «Ricevete lo Spirito Santo! A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati….». L’uomo è, per la sua fragilità e debolezza, peccatore, quindi bisognoso di perdono e di misericordia; Gesù ha dato la sua vita per noi con l’estremo sacrificio della Croce per liberarci e redimerci dal peccato! Il richiamo a fare altre scelte contrarie ai comandamenti di Dio è molto forte, se cediamo per la nostra fragilità, non disperiamo, non ci scoraggiamo, perché c’è sempre il Signore che ci accoglie come un padre, ci abbraccia e ci fa sperimentare la gioia del suo immenso amore!
Giovanni Gisondi, osa
Santuario Madre del Buon Consiglio, Genazzano