Commento al Vangelo per la V Domenica del Tempo Ordinario /C

Carissimi, siamo alla V domenica del tempo ordinario e la liturgia ci propone dei testi con una Parola nella quale restare saldi e dalla quale essere salvati, dice san Paolo, nella seconda lettura.

Nella prima lettura il profeta Isaia ha una visione della gloria di Dio. Le potenze celesti annunciano: «Santo, santo, santo il Signore degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria». Isaia dice che vibravano gli stipiti delle porte al risuonare di quella voce. Vibrano anche le corde del nostro cuore a sentire la Paola di Dio? Vibra la nostra anima nell’incontro quotidiano con il Signore?

Il salmista rende grazie al Signore con tutto il cuore perché Egli ha ascoltato le parole della sua bocca. Rivolgiamo con fiducia la nostra invocazione a Dio, certi che Lui l’ascolta, e accogliamo quello che ne consegue: non che Dio faccia necessariamente quello che chiediamo ma il fatto che certamente ci concede la capacità necessaria per accogliere in pienezza la luce dei tesori della Sua grazia e per illuminare l’oscurità delle tante tenebre che incontriamo.

Ancora san Paolo ci dice che ci viene trasmesso, anzitutto, quello che anche lui ha ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture: ecco, questo è il fondamento della nostra Fede, Cristo ha vinto la morte, ha vinto il male, e dunque le tenebre su di noi non possono nulla, perché Cristo le ha vinte, è risorto. Dio è più forte di ogni cosa, Dio è per noi e se Dio è con noi, chi sarà contro di noi? Niente e nessuno è più forte di Dio.

Sempre san Paolo però ha il timore di non essere degno di essere chiamato apostolo perché ha perseguitato la Chiesa di Dio. Ma allo stesso tempo ha la consapevolezza che per grazia di Dio è quello che è, e la grazia di Dio in lui non è stata vana. Anzi, ha faticato più di tutti gli altri, non lui però, ma la grazia di Dio che è con lui. Insomma san Paolo ci dice che la grazia di Dio opera in noi cose grandi, supera i nostri limiti, rischiara le nostre tenebre, ci rende capaci di compiere opere grandi, di essere testimoni di Dio nel mondo.

Il Vangelo ci presenta l’episodio della pesca miracolosa nel lago di Gennèsaret. Simone, poi Pietro, era un abile pescatore, con tanti limiti, ma il suo lavoro lo sapeva fare bene. Quella notte non aveva pescato nulla, non perché non fosse capace, ma proprio perché non vi era nulla da pescare. Gesù gli dice: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone giustamente, da un punto di vista umano e razionale, risponde: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla» ma la Parola di Dio, attraverso la predicazione del Maestro, era penetrata in profondità nel suo cuore e iniziava a portare frutto, quindi risponde: «sulla tua parola getterò le reti». L’evangelista Luca ci dice che presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano, tanto da chiedere l’aiuto di un’altra barca, ed entrambe le barche si riempirono fino quasi ad affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si getta alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore». Pietro, come Paolo, è consapevole della sua natura umana, della nostra povertà davanti alla grandezza di Dio. Ma Gesù dice a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». Il Signore dice a noi, oggi: «Non temere». La Sua grazia supera il nostro limite, se l’accogliamo in noi porta molto frutto, in abbondanza, in maniera e quantità davvero inaspettate. “E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono”: anche noi vogliamo lasciare le nostre sicurezze, le catene che ci legano a certezze che ci bloccano, per seguire il Signore che ci guida a lidi inaspettati dove la Sua grazia ci farà pescare in abbondanza, e vedere, già qui in terra, la Sua gloria.

Potremo allora ripetere anche noi, consapevoli, con il salmista: Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria.

Don Paolo Mancini,
vicario parrocchiale presso San Giuseppe in San Cesareo