Chi è costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?
“Passiamo all’altra riva”.
Siamo sulla riva del mare di Galilea, alla sera Gesù sale sulla barca con i discepoli, comanda di attraversare il lago di Genesaret e di raggiungere l’altra riva.
Immagine del grande viaggio della nostra vita.
Che calza a pennello con i momenti che stiamo vivendo immersi in questo tipo di tempesta che ancora non sappiamo dove ci porterà.
La profondità del mare nel linguaggio biblico evoca il male. Il mare era per gli antichi il simbolo del male e della morte. (prima lettura, Giobbe 38)
Gesù dorme?
Ancora una volta la nostra fede è messa alla prova, pensavamo di essere invincibili con le nostre tecnologie avanzate, scoperte etc.
E invece eccoci, ci chiedono di avere fiducia nella scienza ma la nostra prima fede deve essere verso di LUI, è l’unico che ancora una volta ci porterà fuori da tutto questo se sapremo affidarci completamente a LUI. Ritrovando la frequentazione alla Santa Messa e soprattutto con l’Eucarestia che deve sempre essere il nostro pane di vita.
Se poi si vuole essere perfetti, san Paolo nella seconda lettura ci indica come possiamo passare all’altra riva: “Quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per Gesù che è morto e resuscitato per noi. Se uno si fida di Cristo è una creatura nuova” (1 Cor 5,15.17).
Gesù, rafforza la nostra fede.
Diacono permanete Pierluigi Flavi,
parrocchia San Pietro Apostolo, Serrone (FR)