Commento al Vangelo per l’Immacolata Concezione della B.V. Maria

Introduzione al tema del giorno

Nel cuore dell’avvento, la liturgia pone la solennità dell’immacolata concezione di Maria: “colei che ha creduto” alla parola del Signore. Letta in questa chiave, la festa di oggi rivela non solo il destino di Maria, ma quello di ogni credente, chiamato a incontrare e a testimoniare il mistero di Dio. 

Per leggere e comprendere

L’annuncio dell’angelo a una donna non è nuovo nella letteratura biblica. Anche ad Agar, disperata e sola in mezzo al deserto nemico, si era rivolto l’angelo del Signore, per dare la certezza che Dio non è solo il Dio di Sara, la moglie di Abramo, ma anche il Dio di Agar, la schiava. Il testo lucano ribadisce la libertà e la gratuità di Dio che viaggia, ancora una volta, su strade inconsuete, per incontrare una giovane donna di Israele. Il contrasto risulta ancora più stridente se si pensa che il sacerdote Zaccaria non crede alla parola a lui rivolta, mentre Maria mostra una totale fiducia.

Agli occhi di Luca, Maria non è la donna eccezionale, rivestita di privilegi e splendore, ma colei che, trasformata dall’amore benevolo di Dio, risponde “sì” all’appello e al piano che Dio aveva disposto in suo favore. In questo contesto si comprendono il turbamento, le domande e le risposte di Maria che sono quelle di ogni uomo che crede davanti al mistero divino.

Il testo non dice che l’angelo “apparve”, ma che “entrò”, quasi a significare che l’incontro con Dio avviene negli eventi più ordinari della vita, quali l’uscire e l’entrare. Le prime parole dell’angelo contengono un saluto e una benedizione molto frequente nell’Antico Testamento: il Signore è con te. Con questa espressione Maria è posta davanti a una missione particolare. In linea con gli uomini e con le donne dell’Antico Testamento, scelti da Dio per un compito di salvezza, Maria viene interpellata e rassicurata dalla promessa di una Presenza. Il suo turbamento non è la paura di Adamo che si nasconde agli occhi di Dio, e neppure la paura di Zaccaria che, davanti alla visione dell’angelo, è assalito dal dubbio. Il turbamento di Maria è provocato dalla parola a lei rivolta. Davanti a Dio e al suo misterioso appello, l’uomo avverte sempre la sua piccolezza: Mosè deve coprirsi il volto quando la Gloria passa davanti a lui, il profeta Isaia si sente un uomo dalle labbra impure e Geremia avverte la sua naturale inadeguatezza. L’ingresso di Dio nella vita di un uomo provoca sconcerto e domande, ma assicura anche la Presenza. Dio sarà presente: nella gioia e nel dolore, nella fatica e nell’affanno.

Maria non dubita, chiede. Nel sondare l’abisso che la separa da Dio, pone delle domande e, in questo modo, entra in una comunione sempre più profonda con lui e con il suo misterioso disegno. Alle domande di Maria, Dio risponde. Come nel tempo passato con i profeti e con i suoi servitori, anche con Maria Dio agisce, colmando la distanza e trasformandola con la grazia e la potenza creatrice dello Spirito. Il testo non si sofferma su aspetti psicologici o periferici: tutta l’attenzione si concentra sul Figlio che nascerà da lei e sulla potenza creatrice e vitale di Dio, capace di fecondare la storia di Israele e dell’umanità, grazie alla disponibilità di una ragazza del popolo.

L’ultima parola del racconto racchiude una densità straordinaria, perché Maria dichiara la sua totale disponibilità di serva del Signore in conformità alla sua Parola. Maria rappresenta l’umanità rinnovata; uomini e donne nuovi, che non hanno più paura alcuna di incrociare lo sguardo di Dio.

Interrogativi per attualizzare

  1. Maria è “colei che ha creduto”, a differenza del sacerdote Zaccaria che non credette (e per questo rimase muto). Chi sono coloro che oggi ci insegnano a credere? Sappiamo riconoscerli?
  1. Nelle nostre comunità, la spiritualità mariana si esprime in forme mature di fede oppure vive ancora in uno stadio infantile?

Don Massimo Grilli,
Docente di Sacra Scrittura presso la Pontificia Università Gregoriana e Responsabile del Servizio per l’Apostolato Biblico Diocesano