Con la festa del Ciao dell’Acr Olevano Romano riprende il cammino

Nuovo debutto domenica 13 novembre, ad Olevano Romano, per la Festa del Ciao. Sono tornate a colorarsi di striscioni e slogan variopinti, infatti, le piazze centrali della cittadina, che da qualche anno aveva purtroppo mancato, per motivi ben da tutti conosciuti, questo tradizionale appuntamento, suscitando l’entusiasmo in bambini, ragazzi e adolescenti, in veste di giocatori o di educatori.

La festa, promossa dall’Azione Cattolica, rappresenta un appuntamento faticoso, ma immancabile, che trascina tutti gli operatori parrocchiali e i gruppi di catechismo, essendosi ormai imposta come il momento di apertura, per riprendere le attività della pastorale per l’iniziazione cristiana, anche di quanti ancora non conoscono l’Acr.

In verità è una festa sempre molto attesa, soprattutto dalla vociante platea giovanile, che ha accolto con un sospiro di gioia il ritrovato invito, amplificato quest’anno dallo slogan “Ragazzi che squadra!”, già preannunciatore dello spirito goliardico ma, nelle intenzioni dei più grandi, decisamente evocativo ed educativo.

La giornata si è aperta con l’iscrizione e la conoscenza dei piccoli pronti ad iniziare il cammino catechetico, accolti da una chiesa festante, e che hanno, alcuni forse per la prima volta, sperimentato la gioia della celebrazione Eucaristica Comunitaria.

Dopo il pranzo al sacco, l’inno ha accompagnato i giochi pensati per le diverse fasce d’età, dal biliardino umano, fino alla tanto temuta, ma agognata Caccia al tesoro.

Non è mancato il coinvolgimento dei genitori, che hanno abbracciato numerosi l’invito a partecipare ad una gara del dolce, con un po’ di preoccupazione da parte della giuria, chiamata a votare sulla bontà pasticcera di ben 43 specialità fatte in casa, e che hanno fatto poi la conoscenza di Gianna e Vincenzo, dell’AC di Palestrina, i quali hanno sottolineato l’importanza della cooperazione come famiglie, anche quando sembra che ciò che si può dare sia poco.

Emanuela Vittozzi