In occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, lunedì 25 novembre nella sala di San Vincenzo a Tivoli, si è tenuta una conferenza sul Mobbing e sugli aspetti psicologici e sociali che da esso derivano. Sono intervenuti: Rosa Mininno, Presidente della Scuola Italiana di Biblioterapia – Accademia Tiberina e Vice Direttrice della Cattedra delle Donne; Roberta D’Amore, Avvocata Cassazionista; il Tenente dell’Arma dei Carabinieri, Domenico Pantaleo; la giornalista e scrittrice Anna Giuffrida. S.E. il Vescovo Mauro Parmeggiani, assente per via di una leggera influenza, ha inviato ai presenti il suo saluto. Nel messaggio, letto in apertura del convegno, il Vescovo cita gli ultimi dati resi noti dall’Unicef: 650 milioni di ragazze e donne (1 su 5) oggi in vita hanno subito violenza sessuale da bambine, di cui 370 milioni (1 su 8) hanno subito stupri e aggressioni sessuali. Quasi 50 milioni di ragazze adolescenti tra i 15 e i 19 anni (1 su 6) sono state vittime di violenza fisica e sessuale da parte del marito o del partner nell’ultimo anno. Ben venga allora questa iniziativa, promossa dalla Diocesi di Tivoli e Palestrina, che desidera sensibilizzare e investire in prevenzione e nell’educazione per un cambio di cultura.
La dott.ssa Mininno sottolinea come di Mobbing si parli poco, pur trattandosi di una vera e propria persecuzione compiuta ai danni di soggetti all’interno di un gruppo di lavoro: la persona viene attaccata nella sua totalità fisica e psichica, al punto da vedersi costretta ad abbandonare il lavoro.
Al danno economico si aggiungono conseguentemente serie problematiche di salute, quali disturbi d’ansia, stati di panico e depressione. Spesso non è facile dimostrare che si è vittime di un comportamento persecutorio sistematico: lo spiega bene la dott.ssa D’Amore, ribadendo quanto sia difficile trovare dei testimoni sul posto di lavoro disposti ad aiutare la vittima di Mobbing. Vi sono in ogni caso diversi articoli del Codice Civile che prendono in considerazione il rapporto tra datore di lavoro e lavoratore, così come la legge del 1970 n.300 (conosciuta come statuto dei lavoratori) al n.15 o il decreto legislativo 198 sulle pari opportunità al n.25, così come la direttiva europea 2024/1385 sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica. In una giornata così importante non si può non ritornare al messaggio del Vescovo Mauro Parmeggiani, quando invita ad una più attenta responsabilità verso gli altri e al rispetto della dignità di ciascuno, ma soprattutto delle donne che sono generatrici di vita, prime educatrici dei figli e dalle quali dipende molto del futuro dell’umanità.
Ivana Imperatori