La scorsa domenica, 13 marzo, don Daniele Masciadri ha aperto un nuovo capitolo del corso sull’affettività proposto dall’ufficio di pastorale giovanile e vocazionale diocesano in collaborazione con quello di pastorale famigliare di Tivoli e di Palestrina.
Il 27 febbraio si era concluso il discorso riguardo le fasi che caratterizzano l’innamoramento con la spiegazione di cosa significhi raggiungere la maturità a livello affettivo, mentre “Come ci si può prendere cura della propria mascolinità/femminilità?” è stato l’interrogativo che, nell’ultimo incontro, ha catturato l’attenzione dei circa sessanta giovani provenienti da diverse zone di entrambe le diocesi, i quali per la terza volta si sono ritrovati insieme presso la parrocchia della Sacra Famiglia in Palestrina a condividere l’interesse per argomenti di questo genere. Don Daniele ha risposto alla domanda facendo riferimento alle neuroscienze e alla sessuologia, che illustrano come l’uomo e la donna si distinguano morfologicamente e che spiegano come tali differenze influenzino la formazione di un carattere maschile o femminile nella persona.
Insieme alle nozioni scientifiche hanno arricchito il pomeriggio sia curiosità sul significato dei termini che l’ebraico biblico usa per indicare l’uomo e la donna, il maschio e la femmina, sia la testimonianza di Anita e Valentino, due giovani sposi che già due settimane prima avevano emozionato i presenti raccontando il loro vissuto.
Andrea Cecconi