Quella nel titolo è la prima domanda che don Daniele Masciadri, condirettore dell’ufficio diocesano delle comunicazioni sociali e vicario parrocchiale all’Albuccione di Guidonia, ha rivolto ai circa 40 ragazzi e ragazze presenti al primo incontro di educazione all’affettività tenutosi presso il salone della chiesa della Sacra Famiglia a Palestrina lo scorso 13 febbraio. Nato da un bisogno collettivo, questo percorso non vuole essere un cammino prematrimoniale o un luogo per sole coppie, ma essere un momento di crescita personale e di rispetto verso se stessi e gli altri.
I curatori degli incontri sono il già citato don Daniele e il servizio diocesano di pastorale giovanile – vocazionale con l’ufficio famiglia di Tivoli e di Palestrina, che, in ascolto dei giovani del territorio, hanno compreso la necessità di parlare con i ragazzi dell’importanza di imparare ad amare, di essere “risolti affettivamente”, al fine di poter abbracciare e intraprendere concretamente ogni tipo di vocazione, da quella matrimoniale a quella religiosa. Nel primo incontro si è parlato dell’antropologia alla base dell’essere umano. “Come ci innamoriamo? Perché lo facciamo? E di chi?” Domande fondamentali che tutti nella vita si sono posti almeno una volta, a cui però difficilmente si riesce a trovare risposta. Don Daniele è riuscito a tenere alta l’attenzione dei ragazzi, grazie ad esempi attuali, e la risposta dei presenti è stata più che positiva.
I giovani sono stati anche raggiunti da Sua Eccellenza il nostro vescovo Mauro Parmeggiani che ha tenuto un piccolo intervento iniziale e benedetto i presenti, affinché lo Spirito Santo li possa accompagnare durante tutto il cammino insieme.
Il percorso è aperto a tutti coloro che hanno dai 16 ai 35 anni, in coppia e non, il prossimo incontro sarà domenica 27 febbraio alle18 sempre alla Sacra Famiglia a Palestrina. Vi aspettiamo!
Marta Cecconi