Di nuovo insieme nel segno della speranza

Il Vescovo Mauro ha incontrato i diaconi permanenti delle diocesi di Tivoli e di Palestrina. Ordinati per essere a servizio della carità

Mercoledì 22 settembre, nel santuario Nostra Signora di Fatima di San Vittorino (RM) si è incontrata, dopo la pausa estiva, la comunità diaconale delle diocesi di Tivoli e di Palestrina. L’incontro, come sempre è stato presieduto dal vescovo monsignor Mauro Parmeggiani alla presenza del responsabile della comunità diaconale don Domenico Cauteruccio.

L’ incontro è iniziato con la preghiera dei Vespri. Quest’anno il tema centrale sarà la liturgia, il Vescovo ha sottolineato come il diacono sia chiamato ad un ruolo importante al fianco dei vescovi e dei sacerdoti. Prima di entrare nel vivo del tema liturgico, ha ricordato alcuni passi importanti dell’incontro tra Papa Francesco e i diaconi della diocesi di Roma del 19 giugno scorso presentando nello stesso tempo le linee pastorali per l’anno 2021 – 2022 riportate nel documento scritto da egli stesso dal titolo Ascoltiamo per camminare insieme, esortando tutti a leggerlo e a rifletterci con attenzione.

Riprendendo il discorso del Papa ai diaconi, il nostro Vescovo evidenzia come il diacono sia parte della gerarchia ecclesiastica, anche la Lumen gentium specifica che i sacerdoti prima di essere ordinati tali e di agire in persona Christi Capitis sono e restano diaconi.

Ai diaconi vengono imposte le mani dal Vescovo non per il sacerdozio, ma per il servizio. Questo ci aiuta a capire meglio quale sia il vero valore dell’essere diacono e ci mette al sicuro da ogni rischio di clericalismo. Il diacono, infatti, non è un presbitero, egli è ordinato per il servizio (cfr. LG 29). Questa precisazione è fondamentale per capire quale è il vero ruolo del diaconato, che prima del Concilio Vaticano II era ridotto ad un passaggio verso il sacerdozio. I diaconi principalmente devono essere coinvolti nel servizio della carità e dell’amministrazione della parrocchia, anche nella Chiesa primitiva il compito dei diaconi era quello di accudire i poveri e gli ammalati.

Fabio Iannilli