Sono stati pubblicati sul sito diocesano gli “Orientamenti per il Diaconato permanente”. Dopo l’unificazione “in persona Episcopi” delle Diocesi di Tivoli e di Palestrina, il vescovo Mauro Parmeggiani, insieme al responsabile della comunità diaconale, mons. Domenico Cauteruccio, ne ha ritenuto opportuna la pubblicazione affinché si conosca sempre meglio cosa è il diaconato permanente e a cosa sono chiamati coloro che lo esercitano. Alla stesura dell’opuscolo ha collaborato tutta la Comunità diocesana del diaconato.
Nella introduzione il Vescovo traccia un excursus di questo ministero, «riscoperto dal Concilio Vaticano II quale “grado proprio e permanente della gerarchia”, non per il sacerdozio come ricorda Lumen Gentium al n.29. Il ministero del Diaconato permanente è “per il servizio”». «Il servizio – scrive il Vescovo – che non pone i diaconi, che sono parte del presbiterio, in una sorta di casta clericale al di “sopra” degli altri fedeli, ma li pone là dove deve essere ogni ministro ordinato: sotto i fratelli e le sorelle che i ministri ordinati sono chiamati a servire nella Chiesa a immagine di Gesù che non è venuto per essere servito ma per servire e che ha lavato i piedi dei suoi nella notte in cui veniva tradito».
Uno strumento dunque che possa aiutare quanti già sono diaconi permanenti a vivere il proprio ministero, quanti si pongono la domanda circa la loro eventuale chiamata a fare un buon discernimento, i sacerdoti e il popolo di Dio a conoscere sempre meglio cosa significhi essere diaconi permanenti nella Chiesa ed in particolare nella Chiesa diocesana.