Dopo aver riflettuto sui verbi “andare e vedere” e “ascoltare”, il Santo Padre Francesco ci ricorda nel suo Messaggio per la 57ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (21 maggio) quanto sia importante “parlare con il cuore” e sempre “Secondo verità nella carità” (Ef 4,15). Proprio dal Messaggio del Pontefice si sono mossi i condirettori, don Robert Sisi e don Daniele Masciadri, insieme ai collaboratori dell’Ufficio Comunicazioni Sociali diocesano, per incontrare, nella mattinata di sabato 20 maggio, tutti i referenti parrocchiali a San Vittorino Romano.
Il Vescovo, S. E. Mons. Mauro Parmeggiani, accogliendo l’invito, ha partecipato al dibattito. Già dai discorsi introduttivi e dai contributi video raccolti, è emersa la necessità di guardare il mondo da una prospettiva più alta per cogliere meglio i diversi aspetti della realtà e per diffondere un modo nuovo di comunicare, al passo con una tecnologia in costante evoluzione. È alla pagina Web che fa riferimento, nel primo video, il Rev. Josè Maria La Porte, Professore di Fondamenti della Comunicazione Istituzionale e di Dottrina della Chiesa sulle Comunicazioni alla Pontificia Università della S. Croce.
«La pagina non è solo un modo per conoscere gli impegni del Vescovo – afferma La Porte – ma è una vera e propria strategia di comunicazione e un potente mezzo d’informazione che agevola la circolazione in rete di contenuti seri a largo raggio, sempre secondo uno stile mediatico sano». Il Prof. La Porte suggerisce argomenti come l’eternità, a cui i giovani si stanno avvicinando molto in questi ultimi tempi, oppure temi come la vocazione sacerdotale o matrimoniale e i contenuti della nostra Fede. Nel secondo video, Daniele Rocchi, giornalista dell’agenzia SIR (Servizio Informazione Religiosa), ha sottolineato come tutti, sacerdoti e laici, sono chiamati a dare il loro contributo alla «comunicazione ecclesiale nell’era digitale»: l’ambiente digitale, infatti, è un’agorà, una grande piazza dove il Web non è solo strumento ma parte integrante della vita delle persone e la Chiesa è chiamata ad essere presente per relazionarsi con loro. Rocchi evidenzia come il Web sia anche il luogo propizio per dialogare su temi forti come l’aborto, il fine vita, l’immigrazione, i diritti umani, l’intelligenza artificiale, per essere critici e non solo spettatori e per lasciarsi coinvolgere dal “nuovo” senza temerlo.
L’ultimo contributo è stato affidato al Web Master Social Media, Emanuele Magnanimi in collegamento dall’Olanda, che ha spiegato nel dettaglio la creazione e la gestione del sito della nostra Diocesi.
Mons. Parmeggiani non ha solo commentato il Messaggio del Santo Padre, ma ha anche ribadito quanto la comunicazione si ponga a servizio dell’evangelizzazione, della pastorale della cultura e della conoscenza del territorio.
I referenti sono figure importanti, aggiunge il Vescovo, perché punti di riferimento nella comunità e autentici testimoni: dalle parrocchie si parte e alle parrocchie si torna! Ma sempre parlando con il cuore, con un linguaggio appropriato per una comunicazione “di pace e non ostile”: siamo ciò che comunichiamo.
Cerchiamo allora di non dimenticare che è sempre l’amore il vero segreto della buona comunicazione.
Ivana Imperatori