Domenica 15 maggio, si celebra in tutta Italia la Giornata Nazionale dell’8xmille alla Chiesa cattolica. Nelle 26.000 parrocchie del Paese, i fedeli saranno invitati a ricordare, che da più di trent’anni la sopravvivenza economica della Chiesa è affidata a loro, in particolar modo attraverso la firma per la destinazione dell’8xmille del gettito Irpef. Una firma che al contribuente non costa nulla e alla quale hanno diritto tutti coloro che concorrono al gettito Irpef: chi presenta il 730, chi presenta il Modello Redditi, chi la invia telematicamente, ma anche chi dispone solamente del Modello CU, perché possiede unicamente redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati e non è obbligato a presentare la dichiarazione. Anche questi ultimi possono esprimere la propria preferenza per la destinazione dell’8xmille, anche attraverso i modelli presenti nelle parrocchie.
Chi ha firmato per la Chiesa cattolica, solamente nel 2021 ha contribuito a rendere possibile lo stanziamento di 150 milioni di euro per le Caritas delle diocesi italiane (mense, centri di ascolto, soccorso a disoccupati, vittime dell’usura, immigrati, emarginati, anziani abbandonati); 53 milioni di euro per altre esigenze di rilievo nazionale; 50 milioni per progetti di sviluppo e solidarietà nel Sud del mondo. Ma anche di altri 62 milioni per la manutenzione e il restauro di 459 chiese della nostra bella Italia e di 420 milioni che hanno permesso di mantenere dignitosamente i 33.000 sacerdoti che operano nelle nostre diocesi, 300 dei quali missionari fidei donum nei paesi più poveri.
È possibile vedere su www.8xmille.it il rendiconto dettagliato. Firmare è dunque una scelta di responsabilità.
Giuseppe Volpini