Ecumenismo: preghiera per l’unità dei cristiani

Celebrati gli appuntamenti della veglia ecumenica, in Santa Maria Maggiore a Tivoli, ed i vespri nella liturgia ortodossa rumena a Santa Maria Assunta e Visitazione a Cave

Nella settimana dal 18 al 25 gennaio si sono svolti i due incontri programmati e preparati dalla commissione per l’ecumenismo ed il dialogo interreligioso delle nostre diocesi di Tivoli e di Palestrina. Il primo evento, la veglia ecumenica, in programma venerdì 20 gennaio, si è svolta presso la chiesa di Santa Maria Maggiore in Tivoli, ospiti della locale comunità francescana. Hanno accettato l’invito i cristiani ortodossi ed evangelici, per la ortodossia era presente Sua Eccellenza il vescovo Atanasio di Bogdania, Vicario episcopale della diocesi rumena ortodossa in Italia, il pastore Luca Baratto della Tavola Valdese, presenti sacerdoti cattolici e ortodossi. Il tema di questo anno è stato scelto da una commissione interreligiosa operante in Minnesota, Stati Uniti, a seguito di avvenimenti e successivi scontri razziali avvenuti due anni fa in quel paese e ha come titolo il brano di Isaia 1,17 «imparate a fare il bene, cercate la giustizia». Gli interventi dei rappresentanti hanno ruotato intorno al versetto ed hanno proposto riflessioni di diversa angolazione e sensibilità. 

Il vescovo Mauro ha invitato i presenti e le comunità a riflettere e chiedere perdono per quelle ingiustizie che vengono perpetrate anche il nome della fede: ingiustizie praticate nel tempo, prima e purtroppo anche ora. Questo perché assoggettiamo la nostra fede e la religione non a Dio, ma allo spirito e alla mentalità di questo mondo. Ancora ha esortato tutti a prendere atto come la sfida del secolarismo sia grande e ancor più grandi e disastrose sono le conseguenze sulla famiglia umana, graffiata e ferita dal male che scaturisce da un cuore malato; cuore sempre più bisognoso di imparare a fare il bene e con la forza della preghiera combattere la oppressione e la divisione della famiglia umana.

Il successivo intervento del vescovo Atanasio ha offerto riflessioni strettamente spirituali partendo dai versetti di Isaia. Non c’è misericordia senza un vero pentimento; non si possono dare per scontati la misericordia ed il perdono di Dio; urge una vera conversione per operare in bene e sperimentare la misericordia di Dio. Ma imparare a fare il bene significa accogliere l’insegnamento di Gesù e verificare che il nostro cuore sia con Dio così come ogni nostro pensiero.

Il pastore valdese Luca ha offerto una riflessione partendo dal verbo imparare. Incontrarsi e riflettere sul versetto in un contesto ecumenico significa sostanzialmente imparare gli uni dagli altri, andando oltre una semplice informazione e scambio di opinioni. Ciò è difficilissimo, perché bisogna entrare, noi cristiani, dentro le cose e soprattutto dentro l’arte, la sapienza e il pensiero dell’altro. Così ci si accoglie vicendevolmente, nell’amore di Cristo, in una prospettiva di cammino in cui il nostro pensare non è mai separato dalla preghiera e la preghiera dall’azione. ed esortava a prestare attenzione a tutte quelle volte in cui la condotta e le convinzioni viaggiano nella giustizia ingiustizia.

Il momento di preghiera si è concluso con alcuni gesti di amicizia e di fraternità. Il secondo evento ha visto la parrocchia di Cave di Santa Maria Assunta e Visitazione accogliere la celebrazione dei Vespri ortodossi presieduti da padre Joan Florea, decano dei preti ortodossi rumeni della zona. I presenti hanno potuto seguire tutta la celebrazione in lingua italiana e assaporare la bellezza di espressioni e canti orientali. Era presente il vicario generale di Palestrina mons. Felicetto Gabrielli, che visibilmente compiaciuto della celebrazione ha rivolto un ringraziamento e brevi riflessioni sulla liturgia appena celebrata. La commissione diocesana ora è impegnata ad affrontare una serie di eventi per febbraio e marzo attraverso cui conoscere i nostri fratelli maggiori nella fede, gli ebrei.

Enea Accorsi