Esercizi Spirituali di Azione Cattolica

Si sono conclusi mercoledì 17 marzo gli esercizi spirituali di Ac. Padre Alessandro Angelisanti, frate minore che svolge il suo ministero in Loreto, ha incentrato le riflessioni delle tre serate su san Giuseppe, prendendo a riferimento la lettera apostolica Patris corde. Papa Francesco ha dato l’opportunità di riscoprire la figura di san Giuseppe, la cui vita è una prova concreta che è possibile per ciascuno di noi vivere il Vangelo.

Il primo giorno, partendo da Mt 1,18-25, padre Alessandro ci ha fatto riflettere su “il volto dell’inatteso”, mostrando la possibilità che ci viene data, anche di fronte agli eventi più destabilizzanti, di prenderci cura dell’altro, seppur tra mille dubbi e tormenti. Accogliere l’altro “inatteso” con fiducia significa accogliere il progetto di Dio su di noi.

La seconda riflessione, con riferimento a Mt 2, 13-15, ha posto alla nostra attenzione “il volto di chi ti è caro”. Giuseppe ha scelto di ubbidire all’angelo e da quel momento Gesù e Maria diventano il suo tesoro più prezioso, il bene da custodire con fatica dagli attacchi del “nemico” Erode. Credere non significa trovare facili soluzioni consolatorie. Con sincerità dobbiamo chiederci chi è il nostro tesoro. Che posto occupano Gesù e Maria? Quando teniamo a qualcosa lo difendiamo dai danni e dai pericoli. È così anche per la nostra fede?

Infine la terza sera siamo stati chiamati a riflettere su Mt 2, 19-23 e invitati ad essere “custodi del volto nuovo”, un volto che si rivela dopo la cacciata del nemico. In questo terzo sogno Giuseppe obbedisce ancora una volta all’angelo, ma fa un passo in più e con coraggio creativo sceglie di portare il suo bene più prezioso, Gesù e Maria, al sicuro a Nazaret. La custodia del volto nuovo si realizza nella attuazione della nostra vocazione, nella custodia della chiamata alla santità, al dono di sé senza trattenere nulla.

Ines Gallo