Sono stati due giorni di preghiera e di grande devozione quelli che Gerano ha vissuto gli scorsi 30 aprile e 1° maggio in occasione del 293° anniversario della Festa in onore del Cuore, dopo lo stop forzato per due anni a causa della pandemia. Un evento secolare che pur si rinnova ogni anno quando l’intera popolazione accorre nella chiesa di Santa Maria Assunta per pregare dinanzi all’immagine mariana, opera di Sebastiano Conca e arrivata a Gerano nel 1729, durante le celebrazioni della festa.
Dopo i giorni della Novena di preparazione, tenuta dal parroco don Giovanni Censi e da padre Silvano Porta, Rettore del Santuario di San Vittorino, la tradizionale Calata della Madonna del Cuore ha aperto il programma festivo. Nell’omelia monsignor Parmeggiani ha esortato i geranesi a mantenere viva questa fede in Maria, testimoniata nel corso dei secoli, affidando ansie e speranze al suo Cuore di Madre. Nel pomeriggio spazio all’apertura di mostre, musei e convegni come quella sull’Infiorata, le Antiche Scatole di Latta e “La Storia Recuperata, archivi storici restaurati” (a cura dell’Amministrazione comunale). Nella notte spazio ai Maestri Infioratori con l’allestimento della secolare Infiorata con i seguenti temi: Rosone con Cuore, Nome di Maria, Motivo Geometrico “Eucarestia” (gruppo ospite Fucecchio), 200° scomparsa Canova, 2022 Anno Europeo Gioventù, Transizione Ecologica, Omaggio a Falcone e Borsellino, Procida Capitale Italiana della Cultura, Pace in Ucraina.
Ottima la partecipazione di fedeli, turisti e curiosi nel giorno di sabato così come la domenica quando l’Immagine della Madonna del Cuore ha attraversato il tappeto floreale, momento più alto ed emozionante, dopo la Messa solenne presieduta da Monsignor Giuseppe Mani, Arcivescovo emerito di Cagliari. Nel pomeriggio la premiazione dei concorsi Balcone fiorito e Fiore di Maggio hanno anticipato la Sciarrata dell’Infiorata ad opera dei bambini del paese, che ha chiuso la due giorni di festa.
Andrea Proietti