Non ho altra speranza che te, Signore Gesù, Salvatore misericordioso e compassionevole! Sono le parole di un orante medievale che la comunità di Villa Adriana, alla vigilia del Giubileo, desidera fare proprie nella festa patronale 2024.
La festa inizierà con una importante e fondamentale convocazione per l’ascolto e la preghiera della Parola di Dio giovedì 5 settembre alle ore 21.Da questo ascolto prenderà avvio l’adorazione eucaristica notturna fino alle ore 18,30 del venerdì 6 settembre. Un tempo di ritiro comunitario: silenzio, preghiera e meditazione, confessione: sostare per accogliere! Sabato 7 settembre alle ore 18 l’Eucaristia, la processione e l’inchinata. Così come domenica 8 alle ore 11,30 Eucaristia, processione e inchinata.
Gesù è la nostra speranza, forza della nostra vita! (cfr. Tt 2, 13). Guardando a Lui desideriamo abbondare nella speranza (cfr. Rm 15, 13), perché́ Lui, povero, afflitto, mite, affamato e assetato di giustizia, misericordioso, puro di cuore, pacifico, perseguitato rende ognuno di noi più̀ umano! La forza di questa parola evangelica ci parla a partire dalla debolezza e dall’impotenza di un Gesù̀ crocifisso.
Infatti, quelli che contemplavano lo spettacolo della croce scuotevano la testa dicendo: «Ha salvato altri e non può salvare sé stesso!» (Mt 27, 42). Gesù̀ è Salvatore proprio perché́ ha abbracciato l’impotenza della sua (e nostra) umanità. E questa discesa nell’abisso della fragilità̀ è una tappa necessaria del mistero pasquale che ci salva e ci umanizza rendendoci felici: «Beati» (Mt 5, 3)!
Lasciamo che Gesù irrompa nella nostra vita attraverso la comunità riunita per la festa e sempre ogni domenica: l’annuncio di una umanità̀ nuova è possibile solo nella condivisione di pane, parola e lacrime.
L’incontro sacramentale con Gesù̀ Signore è ripetuto nell’orizzonte di una comunità̀ che vive di perdono senza misura, limpida e vera nelle relazioni, che lotta e spera contro ogni speranza adorando il Signore nel cuore, pronta sempre a rispondere a chiunque domandi ragione della speranza che vive! (cfr. 1Pt 3, 15- 16). Nel gesto dell’inchinata che cosa vogliamo dire come Chiesa se non che nulla «potrà mai separarci dall’amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore» (Rm 8, 39), dal Suo abbraccio, e che Egli «non abbandonerà tutti quelli che sperano in lui» (S. Francesco, FF 287; cfr. Sal 33, 23), esortandoci a credere che è possibile, è possibile, è possibile!
Redazione Dialogo con… Villa Adriana,
Comunità parrocchiale di San Silvestro Papa