In occasione della festa di sant’Antonio Abate ad Olevano Romano, la Confraternita ha organizzato la X Edizione del Concorso “Presepe in famiglia” aperto a tutti, grandi e piccoli. La partecipazione ha ancora una volta evidenziato la passione di molti adulti a costruire, con soddisfazione e con le proprie mani case, grotte, locali, montagne e tutto il necessario per realizzare un presepe bello da mostrare a tutti. Ma con il concorso si è notato un certo interesse da parte di coloro che normalmente sono abituati a disporre su un tavolo o in un angolo tutto il materiale ed i personaggi sempre alle stesse posizioni della serie “abbiamo sempre fatto così”. Infatti la commissione, incaricata di visitare le famiglie, ha evidenziato uno stimolo maggiore e soddisfazione nel curare i particolari, attenzione della prospettiva, la realizzazione di parti importanti del presepe. Non di meno il ritorno alla ricerca e raccolta del vero muschio, in sostituzione di quello sintetico o del piano di carta “finta roccia” che stava prendendo il sopravvento.
Sabato 18 dopo la celebrazione Eucaristica in onore di sant’Antonio abate, sono stati premiati i primi classificati: Tiziana Tabolacci, Claudia Tantari, Daniela Fei e Giuseppe Mirti ai quali, oltre all’attestato, sono stati consegnati libri sulla storia di Olevano per mantenere viva la cultura della nostra comunità. Ai soli due piccoli e coraggiosi partecipanti Francesco Baldi e Alessandro Quaresima, ai quali va il ringraziamento della Confraternita, oltre ai libri è stato consegnato un modesto kit per la scuola media alla quale accederanno per il prossimo anno scolastico.
Nel corso degli anni la Confraternita ha premiato, con un attestato di Riconoscenza coloro che hanno realizzato presepi nelle piazze, nelle parrocchie o in angoli del paese a beneficio di tutti, in questa edizione è stata premiata Rita Pietrasanta, che da anni allestisce il presepe nell’atrio del suo palazzo. Nota negativa, proprio questa assenza di partecipanti minorenni, ai quali, oltre alle locandine affisse in giro, era stato anche inviato un invito attraverso Whatsapp sui gruppi del catechismo.
Fabrizio Lanciotti