Il 27 febbraio 2025, si è tenuto presso il Santuario N.S. di Fatima in San Vittorino Romano, l’incontro di formazione per i docenti di Religione Cattolica. Il prof. don Massimo Grilli, ha continuato, nel terzo incontro biblico di quest’anno, ad approfondire il tema sulla narrativa della bibbia.
Il professore ha ricordato come, nella storia della Chiesa, siamo passati da una lettura dogmatica della bibbia all’ermeneutica, che ci ricorda come la bibbia non proclama dogmi, ma va interpretata. Questo discorso dell’interpretazione ha portato, nell’ultimo incontro, a discutere sul modo di comunicare perché la Bibbia è un testo che comunica, e sia la comunicazione orale che la comunicazione scritta appartengono all’ermeneutica.
Si è insistito su aspetti importanti come la pragmatica, cioè che l’interpretazione della Bibbia non va soltanto nell’ambito della semantica, ma la comunicazione biblica ci ricorda che ciò che conta, talvolta, non è cosa dice la bibbia, ma cosa intende dire. Dopo questa premessa, il prof.si domanda: perché parliamo di narrativa biblica?
La narrativa è una scienza molto recente, nonostante che le narrazioni siano antiche quanto è antico l’uomo, nata negli anni sessanta del secolo scorso, anche se l’applicazione alla bibbia è avvenuta una decina d’anni dopo, quindi negli anni settanta. Don Massimo ha poi diviso l’intervento in tre parti.
Nella prima parte, ha trattato della narrativa nel contesto del processo comunicativo, cioè cosa significa raccontare e cosa significa narrare, quando davanti a noi c’è qualcuno che ascolta. Mentre la storia reale di un evento, di un personaggio ha un suo cammino a livello cronologico, a livello logico e ha un suo tempo, una storia narrata, invece, ha un altro cammino, un altro tempo, un’altra modalità. (Segue sul sito)
Luca Onori
docente di religione cattolica