Insieme per continuare a vivere momenti di alta spiritualità. È quanto sperimentato sabato 3 maggio a Subiaco da catechisti e accompagnatori dei genitori durante la giornata formativa studiata, progettata e organizzata da Don Gianluca Zelli, direttore dell’UCD di Tivoli. Negli ambienti della Sala Braschi, adiacenti alla Chiesa di Sant’Andrea Apostolo, Don Vito Sardara ha guidato i partecipanti nell’ascolto della Parola, nelle riflessioni personali e nelle esperienze laboratoriali. Don Gianluca, introducendo i lavori, si è soffermato sull’importanza dello Spirito Santo e sulla Sua opera feconda che dona forma e bellezza alle comunità, ravvivando in esse la vocazione ad essere “ponte” tra l’uomo e Dio, così da rendere concreto l’innesto nel corpo di Cristo vivo di coloro che si avvicinano e accolgono il dono pasquale dei Sacramenti. Sulla stessa linea si è mosso anche Don Vito: partendo dal ritorno a Gerusalemme dei discepoli di Emmaus (Lc 24, 13-35) e riallacciandosi alla nota pastorale del nostro Vescovo Mauro Parmeggiani “All’improvviso dal cielo” (At 2,2), il sacerdote pugliese ha elaborato un percorso dinamico in questo tempo in cui siamo chiamati ad essere veri artigiani di comunità.
Attraverso sei preposizioni è stato tracciato il cammino di un viaggio da vivere tutti insieme “nello stesso luogo”.
Si inizia DALLA comunità, dialogando in modo creativo e generativo; si prosegue passando ALLA comunità, dove il cammino va dalla ritualità alla capacità di mettersi in ascolto della parola viva che è la vita delle persone; il desiderio ci spinge ancora avanti NELLA comunità dove ci si prende cura reciprocamente e dove ogni carisma dev’essere accolto, riconosciuto e fatto fiorire; la dimensione missionaria come stile di vita è PER la comunità che spalanca le sue porte e costruisce relazioni con chi è fuori, lontano e allontanato; è bene muoversi sempre CON la comunità dentro una Chiesa sinodale che è madre e maestra, accompagnando senza dominare; l’evangelizzazione è un’avventura creativa FRA la comunità dove il Cielo incontra la Terra e la spiritualità si fa concretezza. Questi i passi e gli atteggiamenti necessari.
Occorre lasciarsi alle spalle quell’abitudine del “si è sempre fatto così” per coltivare la meravigliosa possibilità dell’ “immaginare insieme”, assecondando il libero movimento dello Spirito. Ricordiamoci che l’universale si compone di tanti piccoli incontri nella dimensione della comunione, dove ognuno è anello essenziale di una catena d’amore senza fine. Anche questo è opera libera e liberante dello Spirito Santo.
Équipe UCD