La III domenica di Pasqua il nostro vescovo Mauro Parmeggiani ha offerto alle religiose delle diocesi di Tivoli e Palestrina la terza meditazione sul Vangelo di Marco. Nella prima meditazione, dopo una breve introduzione, Sua Eccellenza ci ha invitate a riflettere e pregare sulla necessità della conversione e la fedeltà al Vangelo, scoprendone quotidianamente la buona notizia, libere dalla nostalgia del passato e dalle preoccupazioni del futuro. Nella seconda meditazione (Mc 1,16-20) ci ha richiamate alla modalità della sequela che richiede di lasciare tutto, non importa se tanto o poco, per vivere nel mondo. Nella terza meditazione il Vescovo ha richiamato la nostra attenzione sul Vangelo della Risurrezione (Mc 15, 40-41 e Mc16,1-8), mettendo in risalto il ruolo della donna nella Chiesa, che in passato è stato sottovalutato ma a cui Gesù ha affidato l’annuncio della Risurrezione. Marco sottolinea la perseveranza delle donne nel seguire e servire Gesù, non solo durante gli anni della predicazione, ma anche nella passione, crocifissione e sepoltura. La tenacia della fedeltà delle donne è premiata da Gesù con il primo annuncio della Risurrezione e l’invito ad andare a dirlo ai discepoli e a Pietro. A conclusione Sua Eccellenza ha esortato noi religiose a chiedere al Signore di poter testimoniare la gioia, perché Gesù è risorto veramente, esperimentare il potere della Parola di Dio che cambia la paura in fede, la fuga in sequela e il silenzio in annuncio. Il vescovo Mauro ci ha ancora esortato a liberarci dalla rigidità di orari e schemi comunitari e a tornare in“Galilea” per annunciare a tutti il Cristo Risorto e vivo in mezzo a noi. Siamo grate al Vescovo per averci proposto queste meditazioni sul Vangelo di Marco che ci permettono di attuare ciò che dice papa Francesco«l’evangelizzazione richiede familiarità con la Parola di Dio con lettura orante, personale e comunitaria» (EG,n.175) e «fermandoci a meditare sul testo sacro si è capaci di parlare col cuore per raggiungere il cuore delle persone che ascoltano, così da esprimere l’essenziale che viene colto e produce frutto» (Aperuit illis, n.5).
Le Suore Figlie di Nostra Signora dell’Eucaristia