Formazione permanente, esigenza per tutti

Si conclude con il capitolo sulla formazione la lettera pastorale del Vescovo Mauro Perché il cuore arda. Infatti la ministerialità richiama sicuramente l’opera dello Spirito Santo, ma d’altra parte richiede formazione, esigenza per tutti, presbiteri, consacrati, diaconi e fedeli laici impegnati e appartenenti a gruppi e movimenti. Una formazione permanente e che abbraccia tutti i livelli «teologico, spirituale, liturgico e umano – spiega il Vescovo – perché l’annuncio di fede che siamo chiamati a portare coinvolge tutta la nostra persona e deve abbracciare con grande amore e rispetto la vita di tutta la persona che riceve l’annuncio», una formazione finalizzata a conoscere per meglio amare Dio e l’uomo, che renda capaci di servire.

Il Vescovo cita ad esempio la Scuola di teologia per laici e le proposte formative degli uffici pastorali. Tra le domande che corredano questa sezione è il confronto circa lo spazio riservato alla formazione e la conoscenza o meno delle proposte formative diocesane nelle realtà parrocchiali .

«Il desiderio che deve abitare il cuore di tutti – scrive ancora mons. Parmeggiani – è che la nostra Chiesa diventi sempre più profetica, capace di accendere il desiderio di Dio nel cuore di ogni uomo e donna che hanno spento tale desiderio o nel cui cuore non è mai stato acceso. Sì, il desiderio di Dio da ravvivare nel cuore di coloro che lo hanno sopito o credono di non poter mai trovare ascolto da Lui a causa della loro vita sbagliata e di confermarlo in coloro nei quali è acceso». La lettera si chiude con l’invito a partecipare al convegno di apertura dell’anno pastorale a San Vittorino il 24 settembre.